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Pronti al lancio satelliti Galileo 13-14, Italia in pole con Leonardo-Finmeccanica

23 maggio 2016 | 16.09
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Gli orologi atomici Phm di Leonardo-Finmeccanica a bordo dei satelliti Galileo (Foto Leonardo-Finmeccanica)
Gli orologi atomici Phm di Leonardo-Finmeccanica a bordo dei satelliti Galileo (Foto Leonardo-Finmeccanica)

È pronto al lancio dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guyana francese, il razzo Soyuz che porterà in orbita domani i satelliti 13 e 14 del programma Galileo. Avviato nel 2003 dall’Unione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Galileo ha iniziato nel 2011 il programma di lancio dei satelliti della costellazione che, una volta completata, conterà 30 satelliti su 3 diverse orbite. Grazie a Galileo, l’Europa disporrà di un sistema di navigazione e localizzazione satellitare per usi civili con una precisione nel rilevamento della posizione mai ottenuta prima.

E l'Italia ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del programma attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e tramite il coinvolgimento di Leonardo-Finmeccanica. "Nei satelliti già in orbita, in quelli che verranno lanciati domani e in quelli in costruzione un’importante componente tecnologica è sviluppata da Leonardo-Finmeccanica" sottolinea l'azienda aerospaziale. Leonardo-Finmeccanica ha infatti realizzato i sensori di assetto Ires-N2 (Infrared Earth Sensor), utilizzati per il controllo della posizione dei satelliti, e gli orologi atomici all’idrogeno Phm (Passive Hydrogen Maser).

Il Phm di Leonardo-Finmeccanica, evidenzia l'azienda "è il più accurato orologio atomico mai realizzato per applicazioni spaziali poiché arriva ad accumulare un errore di appena un secondo ogni tre milioni di anni. Ne vengono installati 2 su ciascuno dei satelliti Galileo e ne sono il vero cuore. Infatti, poiché la posizione del ricevitore satellitare viene ricavata da una misura di tempo, un migliore conteggio di questo corrisponde ad una localizzazione più accurata". E non solo.

Thales Alenia Space, società partecipata da Thales e Leonardo-Finmeccanica, partner di Galileo fin dall’inizio, fornisce poi un supporto industriale all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) svolgendo attività di sistema relative alla progettazione, alla prestazione, integrazione e validazione del sistema e per il controllo dell’intero sistema satellitare di navigazione. L’Azienda, ricorda Leonardo-Finmeccanica, "fornisce inoltre importanti componenti tecnologiche come le unità di generazione del segnale e le antenne per i primi 22 satelliti della fase Foc (Full Operation Capability) della costellazione".

Inoltre, Thales Alenia Space ha eseguito anche assemblaggio, integrazione e test dei 4 satelliti Iov-In Orbit Validation presso il sito di Roma. Anche Telespazio (joint venture tra Leonardo-Finmeccanica e Thales) svolge un ruolo importante in Galileo, avendo realizzato, presso il Centro Spaziale del Fucino, uno dei due centri di controllo che gestiscono la costellazione e la missione del programma. Attraverso Spaceopal, costituita in joint venture con l’Agenzia spaziale tedesca, Telespazio è responsabile delle operazioni di missione garantendo la gestione e la delivery del messaggio di navigazione.

Telespazio supporta inoltre il Cnes e Arianespace nella gestione del Centro di lancio in Guyana e nelle operazioni di lancio e messa in orbita ed è impegnata nella fase di validazione degli early services del programma e nella realizzazione di applicazioni basate su Galileo, che favoriranno lo sviluppo e la diffusione di servizi innovativi in molteplici settori: trasporti, telecomunicazioni, geodesia, esplorazioni petrolifere e minerarie.

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