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Digital Magics, serve defiscalizzazione al 50% per le startup

24 maggio 2016 | 13.30
LETTURA: 5 minuti

Alberto Fioravanti, presidente e fondatore - Digital Magics
Alberto Fioravanti, presidente e fondatore - Digital Magics

Una defiscalizzazione pari al 50% - contro il 20% attuale - con annesse detrazioni in caso di difficoltà a fare utili. E' quello che servirebbe alle startup italiane e a chi vi investe per reggere il confronto con quelle che si sviluppano nel resto d'Europa, come ad esempio a Londra, dove una defiscalizzazione molto alta consente alle idee imprenditoriali più innovative di sbocciare e crescere in fretta. E' questa la ricetta indicata da Alberto Fioravanti, presidente e ceo di Digital Magics, per ovviare alla penuria di capitali che caratterizza il mondo delle startup nel Paese.

La società, un business incubator fondato più di un decennio fa, cerca già di aiutarle promuovendo una sorta di italian way sul settore: un "approccio industriale", molto pratico, che intende capire il prima possibile qual è la direzione migliore per un'idea e come valorizzarla. A fine marzo 2016 il numero delle startup innovative in Italia era 5.439, in aumento di 296 unità rispetto alla fine di dicembre, ma i loro indici di redditività sono per lo più negativi (dati InfoCamere).

Digital Magics ne ha già supportate oltre settanta e vuole portare avanti il suo modello: "Per andare in Borsa - spiega Fioravanti all'Adnkronos - ci vogliono diversi anni e devi avere caratteristiche toste, tra cui un fatturato di 8-10 mln euro". Ma per sognare in grande non c'è solo la quotazione. "Ci sono molte startup innovative che devono solo trovare una casa". Quello che tenta di fare l'incubatore "è avvicinare le aziende alle startup creando un percorso che porti a un'acquisizione".

Verso nuove sedi a Bari e a Padova, 'Londra bel mercato ma anche lì ci sono svantaggi'

La strada quindi può essere questa, ossia l'incorporazione in aziende più grandi e più forti che, finora, però, "sono state per lo più estere. Sarebbe meglio avere controparti italiane, c'è da lavorare su questo". Altrimenti, il rischio, secondo Fioravanti, è che le competenze sul digitale e sull'i-tech maturate qui finiscano per favorire i Paesi stranieri.

Una vecchia storia, che dipende anche dalle limitate agevolazioni per supportare il settore. "E' un problema di eco-sistema", spiega Fioravanti. "Dovrebbero esserci più agevolazioni fiscali per chi investe. Quelle attuali non bastano, rispetto a mercati più evoluti siamo ancora indietro. A Londra se fai una startup la defiscalizzazione è al 50%: se le cose non funzionano, puoi detrarre dalle tasse fino al 70%. In Italia la defiscalizzazione è del 20% e non c'è nessuna detrazione se poi va male".

Ad ogni modo, nonostante gli aiuti fiscali e i capitali (nei vari round di finanziamento nei mercati anglosassoni si arriva a 20 mln), anche a Londra ci sono svantaggi: "La competizione è grande, i migliori d'Europa vanno lì, quindi la battaglia è tosta e poi un'azienda lì deve essere di diritto inglese". A inizio anno, Digital Magics ha aperto una sede in Sicilia, a Palermo; a breve aprirà un incubatore a Roma e in futuro sarà la volta della Puglia, a Bari, e del Veneto, a Padova.

'Trasformazione digitale Italia offre nuove opportunità business'

"Noi siamo focalizzati ad aiutare startup che operano nell'ambito del digitale perché è un ambito molto interessante di crescita: l'Italia - spiega ancora Fioravanti - è molto arretrata dal punto di vista dell'innovazione tecnologica e ha bisogno, nei prossimi anni, di trasformare il proprio contesto, le proprie aziende. In prospettiva, questa trasformazione obbligata creerà tante opportunità di lavoro e questo lavoro potrebbe essere il mercato delle startup del futuro".

Con 57 startup in portfolio, Digital Magics ha registrato nel 2015 un fatturato aggregato di circa 32,5 mln euro, superiore quasi dell'80% rispetto al fatturato aggregato delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2014.

Tra le start up da segnalare, Talent Garden, Prestiamoci, 4w MarketPlace, Almadom.us, WeBeeers, ProfumeriaWeb, Bulding App, Pneusmart , Quomi, Foodscovery (partecipata anche dalla società editrice de Il Fatto quotidiano), Solo, Wikire, Morpheos, Premium Store (Edicola italiana), Buzzoole, Growish, Intertwine, Smappo Plannify, Youspa, DeRev, WishList, Volumeet, Xoko (HotelBrand), Cambiomerci.com.

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