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Lisa Pathfinder funziona benissimo, oltre le attese la missione Esa molto italiana

07 giugno 2016 | 15.57
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la sonda Lisa Pathfinder (Foto ESA)
la sonda Lisa Pathfinder (Foto ESA)

Ha "raggiunto pienamente il suo obiettivo" la missione della sonda Lisa Pathfinder, realizzata dall’Esa con il fondamentale contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) , dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università di Trento. Lisa, come viene amichevolmente definita dai 'suoi' scienziati, "funziona meglio di quanto sperato" e "abbiamo registrato dati con una precisione insperata" hanno riferito gli scienziati dell'Esa in una conferenza stampa all'Esac, l'European Space Astronomy Center con sede in Spagna, a Villanueva de la Cañada, alle porte di Madrid, seguita in videocollegamento in Italia nella sede dell'Infn. E c'è tanta Italia nel successo della missione Lisa (Laser Interferometer Space Antenna) Pathfinder.

Lisa Pathfinder, lanciata il 3 dicembre scorso dalla base di Kourou nella Guyana francese, ha "dimostrato la fattibilità tecnologica della costruzione di un osservatorio spaziale per onde gravitazionali" hanno aggiunto gli scienziati dell'Esa, annunciando così i primi risultati della missione Lisa Pathfinder. Dunque è un successo la missione di Lisa Pathfinder, una missione molto ambiziosa perchè apre la strada alla costruzione di un osservatorio spaziale per le onde gravitazionali.

"Ascoltare le onde gravitazionali è ascoltare l'Universo, con Lisa abbiamo fatto il passo che ci permetterà di correre nella comprensione delle onde gravitazionali, così come il programma Gemini aprì la strada al programma Apollo" che ha portato l'umo sulla Luna, ha spiegato Fabio Favata, respondabile del Coordination Office Direttorato della Scienza dell'Esa. Lisa Pathfinder "è il passo più importante per dimostrare che la tecnologia funziona" ha aggiunto Favata. Con Lisa "avremo una nuova strada per guardare al nostro Universo", ha aggiunto Paul McNamara, Project Scientist Esa di Lisa Pathfinder.

"L'esperimento Lisa è un nuovo messaggero che ci porterà notizie importanti sui meccanismi che regolano la vita dell’Universo come le onde gravitazionali". Così il presidente dell'Asi, Roberto Battiston, è intervenuto sui primi risultati annunciati dall'Esa della missione Lisa Pathfinder, risultati che ne decretano "il successo" dimostrando la fattibilità tecnologica della costruzione di un osservatorio spaziale per onde gravitazionali. "E' un’indagine tanto più importante dopo che le collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo ne hanno confermato recentemente l’esistenza" ha aggiunto Battiston.

"Ora -ha detto- resta da capire come la parte oscura dell’Universo, ossia materia ed energia oscura che ne compongono il 95%, ancora sconosciuto, agiscano sugli effetti gravitazionali". Per Battiston si tratta di "una grande sfida per l’astrofisica e il sistema dello spazio italiani che ancora una volta si confermano ai massimi livelli. Lisa ci indica che lo studio dell’Universo avverrà sempre di più con esperimenti nello spazio profondo, ed è un motivo in più per accelerare il lancio del prossimo satellite della costellazione e-Lisa".

Esulta anche il presidente dell'Infn, Fernando Ferroni. "È un risultato tecnologico straordinario e -ha incalzato- assieme al fondamentale risultato scientifico della scoperta delle onde gravitazionali, annunciato dalle collaborazioni Ligo e Virgo solo pochi mesi fa, apre la strada a un modo completamente nuovo di studiare il nostro universo, l'astronomia gravitazionale, che ci spalanca nuovi orizzonti esplorativi". "E l'Italia -ha rimarcato il fisico italiano- sta dando un contributo fondamentale al raggiungimento di questi risultati".

In questa missione da 'oscar' il colosso aerospaziale italiano Leonardo-Finmeccanica ha un ruolo di primo piano. "Leonardo-Finmeccanica è a bordo di Lisa Pathfinder con importanti tecnologie: non solo le più consolidate come i pannelli fotovoltaici e i sensori di assetto, ma anche le più innovative come la propulsione a gas freddo. Siamo orgogliosi di contribuire al successo" di questa missione, afferma Luigi Pasquali, Direttore del Settore Spazio di Leonardo-Finmeccanica. Lisa Pathfinder, ha a sottolineato Pasquali, è "una missione molto ambiziosa, che, aprendo la strada alla costruzione di un osservatorio spaziale per le onde gravitazionali, porterà ad una nuova fase della conoscenza umana e permetterà di sviluppare tecnologie per una migliore qualità della vita sulla terra".

In particolare, grazie al sistema di propulsione a gas freddo sviluppato da Leonardo, Esa "è in grado di controllare l’orientamento e la posizione nello spazio della sonda con grappoli di micromotori in grado di apportare correzioni infinitesime, così da simulare una condizione di assenza totale di disturbi" spiega il colosso aerospaziale italiano. Inoltre, i sensori d’assetto digitali Smart Sun Sensor (Sss), anch’essi realizzati da Leonardo, sono stati utilizzati invece durante il lancio, il trasferimento e le operazioni nell’orbita, mentre il pannello fotovoltaico, con i suoi 900 W di potenza e il 28% di efficienza, quasi il 50% in più di un pannello solare terrestre, fornisce l'alimentazione ai sistemi della sonda. Anche Thales Alenia Space, società partecipata da Thales e Leonardo, ha un ruolo chiave ed ha fornito ad Airbus Defence and Space, prime contractor del satellite, apparecchiature del segmento di bordo e terrestre.

In particolare, la joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%) ha realizzato il trasponditore per Telemetria, Traiettografia e Comando (Tt&C) in banda X, che agisce come unica interfaccia tra la sonda e la stazione di terra, e ha curato la simulazione e il collaudo dei sistemi di alimentazione. Al programma di Lisa contribuisce anche Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), che ha supportato i servizi di lancio da Kourou, ha fornito sistemi software per il lanciatore e il segmento di terra della missione e supporta l’Esoc nelle operazioni spaziali.

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