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Monito Draghi e Ocse: più sforzi per riforme, allarme sofferenze banche

09 giugno 2016 | 09.38
LETTURA: 3 minuti

Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Monito del presidente della Bce Mario Draghi e dell'Ocse sulle riforme: servono più sforzi per rafforzare la crescita. "Ci sono molte ragioni politiche comprensibili per rinviare le riforme strutturali, ma poche valide ragioni economiche. Ritardarle avrebbe un costo semplicemente troppo alto", dice Mario Draghi, intervenendo a Bruxelles.

"Sono necessarie ulteriori riforme per rafforzare la crescita e affrontare la sfida chiave del calo degli investimenti nelle economie avanzate" afferma l'Ocse nel nuovo Business and Finance Outlook 2016 in cui si sottolinea, che la crescita della produttività è stata insufficiente e "i bassi tassi di interesse hanno fatto poco per aiutare a risolvere questo problema" e sollecita un aumento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, rafforzare nuove forme di finanziamento, più funzioni e acquisizioni per rendere più solide la performance. "Se vogliamo tornare su un percorso di crescita più forte e sostenibile, abbiamo bisogno di un migliore coordinamento delle politiche per rimettere insieme i pezzi del nostro mondo frammentato in modo più armonioso", afferma il segretario generale del'organizzazione Angel Gurria. “Una politica di interventi strutturali è cruciale per migliorare gli incentivi per la ricerca e lo sviluppo, per rimuovere impedimenti al finanziamento delle aziende e smantellare gli ostacoli sul mercato, come quello della rete delle energie rinnovabili, solo per citare uno dei settori menzionati nel rapporto".

Ma i fari sono puntati anche sull'alto stock delle sofferenze bancarie che zavorrano gli istituti di credito e di conseguenza soffocano il credito. Nell'Eurozona, sottolinea, "i bilanci delle banche non sono ancora stati completamente riparati, come dimostra l'elevato stock di crediti deteriorati" in alcuni paesi: per questo "bisognerà lavorare ancora per ridurli, a condizioni che dovranno essere definite con le opportune politiche e dalle autorità competenti", sottolinea Draghi.

E sul fronte della crescita per il governatore di Bankitalia Ignazio Visco il problema maggiore è l'incertezza dello scenario globale. "L'incertezza è il nostro problema principale a livello globale" perché è alla base "dei pochi investimenti" adottati "e dei pochi rischi economici e finanziari" assunti, dice Ignazio Visco intervenendo alla presentazione del rapporto Ocse. Ricordando i problemi emersi dalla crisi finanziaria Visco ha lamentato poi il fatto che "i mercati hanno limiti nel regolarsi da soli".

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