cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 06:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

AAA cercasi banconota da 10 euro, al Bancomat solo tagli da 20 e 50

20 giugno 2016 | 17.55
LETTURA: 5 minuti

 - FOTOGRAMMA
- FOTOGRAMMA

Un circuito 'virtuoso' che poi tanto virtuoso non è visto che ha come principale conseguenza che alcuni tagli di banconote, come quelle da 10 e da 5 euro, siano difficili da reperire: è quello che vede i clienti recarsi sempre meno in banca (grazie all'internet banking) e quindi approvvigionarsi quasi mai di contanti allo sportello e, n ello stesso tempo, le banche erogare attraverso gli Atm banconote da 50 e da 20 euro con solo sporadicamente banconote da 10. La cui quota, confermano gli esperti della Banca d'Italia, è contenuta. Tanto che via Nazionale è più volte intervenuta con una moral suasion, tramite l'Abi, perché gli istituti di credito distribuiscano più banconote di piccolo taglio.

Una certa penuria di banconote da piccolo taglio è documentabile, secondo quanto riferisce l'Adnkronos, in tutte le situazioni in cui si deve dare il 'resto' a un pagamento in contanti, per spese dall'importo piccolo. "Non li ha spiccioli? Anche lei mi paga con 20 euro?": sono battute ormai standard che gli edicolanti, i fruttivendoli e gli esercenti dei mercati, i fornai spesso rivolgono ai propri clienti.

Una delle principali problematiche è relativa alle macchinette Atm. I clienti si riforniscono al bancomat di contanti, ma i bancomat sono 'avari' di banconote da 10 euro e non danno proprio banconote da 5 a differenza di altri paesi europei. La conferma arriva degli esperti della Banca d'Italia: le banche alimentano gli Atm in misura crescente mediante banconote da 50 e 20. La quota di 10 euro è contenuta, spiegano da Palazzo Koch. Tuttavia si precisa che le banche sono libere di stabilire il mix di biglietti con cui alimentare gli Atm sempre compatibilmente con i vincoli tecnici derivanti dagli stessi bancomat, per esempio il numero dei cassetti. Nelle decisioni relative al taglio delle banconote pesano in particolare i costi delle operazioni di ricarica degli Atm. Del resto Bankitalia non ha il potere di imporre alle banche il mix di tagli da erogare e deve pertanto fondare la sua azione su forme di 'moral suasion'. E in effetti via Nazionale ha in più occasioni invitato il sistema bancario, tramite l’Abi, ad assicurare una più ampia distribuzione delle banconote da 10 e da 5 euro.

Quel che resta da capire se la questione che sembra 'tecnica' e foriera solo di qualche scomodità può generare un effetto sulla propensione alla spesa: chi 'cambia' una banconota da 10 o 20 euro spenderà poi più facilmente le monete che ha di resto rispetto a chi paga con 5 euro (e si trova con meno monete in tasca)? La questione è difficilmente risolvibile: secondo molti clienti delle banche alla fine con meno banconote da 5 e 10 euro in circolo e meno monete si tende a spendere di più, ma sono affermazioni non supportate da dati statistici. Sulla trasformazione della moneta da 1 euro in banconota di carta si era espresso l'allora ministro dell'Economia Giulio Tremonti, convinto che alla moneta si tendesse a dare meno valore e quindi questo facesse galoppare la spesa delle famiglie.

L'unica soluzione è 'spingere' sul pagamento elettronico anche per gli importi piu' bassi, come spiega all'Adnkronos Nicola Cicala, economista che collabora con Fisac Cgil, il sindacato dei bancari. "In prospettiva sarebbe una pratica conveniente per le banche, per lo Stato e anche per gli esercenti, qualora il costo a loro carico della transazione fosse ridotto", afferma. Alle banche converrebbe perché "aumentando i volumi dei pagamenti elettronici aumenterebbero i loro guadagni riducendo i costi della gestione del contante. Quanto allo Stato si assicurerebbe maggiore trasparenza dei pagamenti", conclude Cicala.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza