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Patuelli: "Ue cambi e superi eccessi di burocrazia e norme"

25 giugno 2016 | 17.26
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La sorpresa Brexit è stata violenta e l'impatto per l'Europa e i mercati finanziari si è fatto sentire, ma ora è tempo di tornare a ragionare sui fondamentali dell'economia, sulla necessità di un cambio di passo per le autorità europee. L'Ue è chiamata a una sfida in cui l'Italia può essere protagonista e candidata ideale a ospitare la sede dell'Eba, l'autorità bancaria europea. Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, parla all'Adnkronos all'indomani dell'esito del referendum che ha visto prevalere il 'Leave' sul 'Remain'.

Una vittoria di misura a dispetto dei sondaggi che apre uno scenario inedito e pieno di incertezze politiche ed economiche non solo per il Regno Unito. "La sorpresa e l'emozione - spiega Patuelli - ci sono violentemente state: ora si torni a ragionare sui fondamentali dell'economia che sono ben più solidi di quello che internazionalmente mostrano i mercati borsistici". Ieri il conto sui listini mondiali è stato pesante: Milano, Madrid e Atene hanno perso oltre il 10% sull'ipotesi di un effetto contagio, mentre Londra (-3,15%) ha inaspettatamente arginato le perdite pagando però una pesante flessione della sterlina.

Venerdì nero anche per le Borse asiatiche, mentre le banche centrali sono impegnate a vigilare e ad agire per arginare gli scossoni. Piazza Affari segna ieri la peggior performance di sempre, andò meglio l'11 settembre quando il terrorismo colpì le Torri gemelle o nella seduta dopo il crack Lehman Brothers. "Occorre che le autorità europee cambino subito approccio superando gli eccessi burocratici e normativi", sottolinea il presidente dell'Associazione bancaria italiana.

I vertici dei Paesi fondatori dell'Unione sono già a lavoro per dare una risposta ferma e univoca alla Brexit scelta da quasi il 52% dei cittadini del Regno Unito, ma restano tanti i nodi da affrontare a partire dai tempi e dalle modalità con cui l'Uk intende avanzare nel processo di uscita dall'Ue che ha effetti per imprese e cittadini. E' l'incertezza per ora a regnare, a partire dalla rinegoziazione degli accordi commerciali e all'impatto sulla crescita della quinta maggiore economia al mondo. Già evidenti i primi effetti: Moody's mantiene il rating sulla Gran Bretagna a 'Aa1', ma taglia l'outlook da stabile a negativo.

Dalle dimissioni del premier britannico, David Cameron, al futuro della Gran Bretagna, l'Europa a 27 deve provare a ripartire da un modello in cui occupazione, crescita, sicurezza e solidarietà siano centrali. Una sfida politica ed economica in cui l'Italia deve essere protagonista. "L'Italia ha tutti i requisiti per ospitare l'Autorità bancaria europea (Eba)", evidenzia il presidente dell'Abi.

Un possibile cambio di sede per l'Eba da Londra alla capitale finanziaria Milano visto che Parigi ospita già l'Esma (l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) e a Francoforte c'è l'Eiopa (l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali) e la Bce. "Ma l'Italia - conclude Patuelli - deve anche sforzarsi di attrarre i capitali finora a Londra e che vorranno rimanere nell'Unione europea". Una partita aperta vista anche l'annunciata integrazione tra le borse di Londra e Francoforte in cui bisognerà capire il peso della Borsa Italiana nel nuovo gruppo.

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