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Da Ue ok a piano per banda ultralarga, internet super veloce per tutti

30 giugno 2016 | 16.11
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Via libera dalla Commissione europea al Piano del governo italiano per la banda ultralarga per quanto attiene le aree bianche, quelle cioè a fallimento di mercato. La Commissione, che sottolinea come il budget indicato sia di circa 4 miliardi, spiega che il piano "è in linea con le regole europee sugli aiuti di Stato". Per la commissaria alla Concorrenza Ue Margrethe Vestager, "il piano aiuterà l'Italia a costruire la necessaria infrastruttura e contribuirà a creare il mercato unico digitale europeo".

Nel valutare il il cosiddetto piano Bul la Commissione ha rilevato che la strategia dell'Italia comporterà la spesa di denaro pubblico per aree poco servite senza escludere gli investimenti privati. "Sarà previsto un sostegno solo per le aree in cui attualmente non esiste alcun accesso alle reti di nuova generazione, vale a dire le reti che possono garantire velocità superiori a 30 Mbps, o in cui non ne è prevista la realizzazione nei prossimi tre anni (le cosiddette aree bianche)", sottolinea Bruxelles il cui obiettivo è garantire che la nuova infrastruttura sia aperta a tutti gli operatori interessati, "a vantaggio della concorrenza e dei consumatori".

“Ringrazio il commissario Vestager per la collaborazione, l’apprezzamento e il via libera al Piano banda ultralarga dell’Italia. Dopo vent’anni il paese tornerà ad avere una rete pubblica nelle aree bianche", ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli. "Sbaglia chi pensa che le aree bianche siano poco interessanti dal punto di vista economico. Non stiamo parlando di un’Italia residuale, ma - spiega Giacomelli - di 7300 comuni italiani su 8mila e 13 milioni di cittadini. Per capirci più del 70 per cento delle imprese lombarde si trova in aree a fallimento di mercato. L’Istat ha parlato di benefici in termini di produttività dal 7 al 23 per cento a seconda delle regioni e dei settori", conclude.

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