"Il mondo delle imprese è convinto che nonostante il difficile momento internazionale ci sono tutti i presupposti per candidare il nostro territorio a polo attrattore di importanti investimenti con l’istituzione di una free tax area e la collocazione, magari nel sito di Expo, dell’istituzioni europee che dovranno lasciare inevitabilmente la capitale inglese dopo l’esito del referendum sulla Brexit". E' quanto sostiene Diana Bracco in un'intervista sul 'Giorno' oggi in edicola, che vede un'opportunità dalle possibili conseguenze del risultato del referendum nel Regno Unito.
Secondo l'imprenditrice, designata dall’intero mondo economico come rappresentante unica nella cabina di regia creata dal governo italiano, dalla Regione Lombardia e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, "le imprese guardano con fiducia al percorso che è stato avviato e il cui buon esito potrà dare non soltanto ricadute positive per tutto l’indotto – dalle attività commerciali, alla ricettività, al mercato immobiliare – ma un ulteriore rafforzamento del ruolo di Milano, della Lombardia e del Paese, in un contesto globale estremamente competitivo".
Una sfida difficile, continua Bracco, ma che l'Italia può vincere: "Altri Paesi europei hanno già diverse sedi di Agenzie comunitarie. Da noi, a Parma, c’è già l’Autorità per la sicurezza alimentare, ma la vicinanza con Milano potrebbe facilitare il coordinamento di due settori che ad esempio negli Stati Uniti, in Cina e in India sono coperti da un unico ente regolatorio".
L’obiettivo, si legge sul quotidiano, potrebbe essere quello di far nascere in Italia una 'Fda europea', un polo dedicato alla tutela della sicurezza alimentare, farmaceutica e delle biotecnologie: "La Lombardia è una delle principali aree di concentrazione dei centri di ricerca in Italia del biotech. Milano, in particolare, è la più qualificata area scientifica italiana, nella quale ha luogo circa un quarto delle ricerche scientifiche e tecnologiche del Paese. A livello europeo, Milano è la seconda più grande città in termini di numero di enti e organizzazioni che promuovono l’innovazione. Il collegamento con Parma farebbe nascere un polo basato sul modello americano", prosegue Bracco nell'intervista.
Per l'imprenditrice, uno dei punti di forza del capoluogo lombardo per attrarre investimenti e istituzioni è l'eredità lasciata da Expo: "Gli investimenti fatti in termini di potenziamento delle infrastrutture, di accoglienza, di servizi e di eccellenza e di attrattività della città vanno capitalizzati. Penso al sistema viabilistico, al collegamento con Malpensa, all’alta velocità, che in meno di mezz'ora unisce Torino al sito Expo e alle nuove linee del metrò. Milano ha davvero moltissime carte da giocare". E per arrivare all'obiettivo, Bracco lancia l'appello al governo: "Serve fare in fretta, il fattore tempo è essenziale".
