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Ammortizzatori sociali e aree crisi, accordo Confindustria-sindacati

01 settembre 2016 | 20.55
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Accordo raggiunto tra Confindustria e Cgil Cisl e Uil su un nuovo modello innovativo di gestione delle crisi e delle ristrutturazioni aziendali "che mette al centro la ricollocazione dei lavoratori assegnando alle parti sociali, attraverso la contrattazione, un ruolo attivo e di grande responsabilita'. Un documento comune firmato oggi dal leader di viale dell'Astronomia, Vincenzo Boccia, e i segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, al termine di quattro ore di riunione che ha chiuso una due giorni di tavoli tecnici. Il documento sara' inviato al governo a stretto giro di posta.

Soddisfatto il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Si tratta di un secondo step importante. Le nostre sono proposte concrete per dare una risposta responsabile che superi le logiche emergenziali. Un ulteriore passo avanti verso una visione organica della questione industriale italiana", spiega.

"E' stata una scelta positiva che prova a dire la verita' sulla situazione in cui siamo", commenta il leader Cgil Susanna Camusso. "Questo accordo mette in campo modalità contrattuali e politiche attive e richiede al governo di non sottrarre risorse agli ammortizzatori sociali ma al contrario di mettere a disposizione quelle risorse che con il venir meno della mobilità non ci sarebbero state", aggiunge soddisfatta del fatto che sia "finita la narrazione sull'abolizione della rappresentanza e dei corpi intermedi".

"Le parti sociali faranno la loro parte dando la disponibilità all'uso dei propri fondi interprofessionali per attivare meccanismi di formazione e ricollocazione dei lavoratori ma il governo si assuma la propria responsabilità e prolunghi gli ammortizzatori sociali perché le aziende hanno bisogno di più tempo". E' questo per il leader Cisl Anna Maria Furlan il cuore dell'accordo. Una proroga, spiega ancora Furlan, che "potrebbe variare da uno a due anni a seconda ci si trovi di fronte a una crisi complessa o no".

"Con questo accordo spero che tutti facciano la propria parte", sintetizza il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. "Occorre programmare piu' risorse per gli ammortizzatori sociali, gestire le crisi in aree complesse e fare in modo di utilizzare le risorse accantonate con il versamento dello 0,30% pagato dalle aziende ma serve anche rimodulare gli ammortizzatori sociali per evitare di lasciare i lavoratori in mezzo al guado", aggiunge.

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