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Apple: Irlanda verso ricorso contro Ue

02 settembre 2016 | 17.25
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Apple: Irlanda verso ricorso contro Ue

Il governo irlandese ha deciso di presentare ricorso contro la decisione della Commissione europea che stabilisce che il colosso Apple deve versare nelle casse irlandesi 13 mld di tasse mai pagate per via di un accordo fiscale dichiarato contrario alle norme europee. Secondo quanto riporta il sito dell'Irish Times, dopo tre giorni di divisioni in seno al governo sulla linea da assumere, è stato deciso di approvare un memorandum del ministro delle Finanze Michael Noonan in cui si raccomanda di procedere con il ricorso contro l'esecutivo Ue.

Ma in seno all'esecutivo e al paese non mancano contrasti. Favorevoli e i contrari nell'imporre la salata ammenda ad Apple sono tra i ministri, ma anche in seno alla popolazione, tra chi teme che si possa mettere in discussione un modello economico, quello della Tigre celtica, che punta ad attrarre investimenti schiacciando l'occhio ai colossi, alias generosi incentivi fiscali; e chi ritiene che le tasse vadano pagate da tutti, anche da quei colossi che generano crescita e posti di lavoro nel paese.

Di quest'ultimo schieramento fanno parte anche 10mila irlandesi che oggi, secondo quanto riporta il sito del 'Guardian', hanno sottoscritto una petizione consegnata stamane al Parlamento da un gruppo di manifestanti,affinché solleciti Nooan a non presentare ricorso contro la decisione della Commissione europea in modo che Apple adempia ai suoi oneri. Tra i dimostranti anche uno travestito da Biancaneve, "morta per aver addentato la mela avvelenata" spiega la manifestante, l'ovviamente in riferimento al simbolo del gruppo di Cupertino.

"Noi firmatari - si legge nella petizione - vi ricordiamo che avete l'opportunità di stare dalla parte dei cittadini irlandesi rispetto agli interessi di Apple. Vi chiediamo di non ricorrere contro la decisione che impone ad Apple di versare 13 mld. Non state dalla partre di Apple". E ancora: "Tutti nel paese devono pagare le tasse e tra questi anche Apple, uno dei gruppi più famosi e solidi del mondo. Quando gli viene permesso di evitare di pagare le imposte, ci rimettiamo noi tutti".

Sul caso sono intervenuti anche gli analisti di un paese che finalmente si sta risollevando da una pesante crisi finanziaria curata con la severa austerity imposta da un piano di salvataggio europeo. In particolare Seamus Coffey economista all'University College Cork osserva che se l'Irlanda avesse potuto rivedere il suo pil annuale degli ultimi 10 anni tenendo conto delle tasse sui profitti generati da Apple sul suo territorio in linea con la decisione Ue dal 2010 ad oggi sarebbe cresciuta ad un tasso medio annuo tra il 6% e l'8%. Una stima da shock per un paese che nel 2010 travolto dalla recessione per lo tsunami dei subprime ha fatto ricordo ad un programma europeo per scongiurare il default.

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