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HITalk SuperDigital, 8 eccellenze italiane si raccontano alla 'Fabbrica delle startup'

15 settembre 2016 | 16.10
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HITalk SuperDigital, 8 eccellenze italiane si raccontano alla 'Fabbrica delle startup'

Oggi un'idea può diventare un lavoro, grazie al web. Nella nuova sede romana di LUISS ENLABS, il 19 settembre 8 eccellenze italiane si incontreranno all’HITalk SuperDigital. La cosiddetta 'Fabbrica delle startup', nata tre anni fa dalla partnership tra LVenture Group e Università Luiss Guido Carli, diventata il più grande acceleratore d'Europa con oltre 5mila metri quadri di uffici e altre 30 nuove imprese incubate oltre alle 50 attualmente finanziate e accelerate. In tre anni l'hub ha sviluppato più di 500 posti di lavoro, creando un giro di investimenti esterni di oltre 20 milioni di euro.

All'evento parteciperanno gli attori top del mondo digitale italiano, come Davide D'Atri, Amministratore Delegato e fondatore di Soundreef, l'alternativa europea alla Siae: "Senza il digitale Soundreef non esisterebbe. Noi monitoriamo l’utilizzo della musica e diamo stati statistici praticamente in tempo reale ad autori ed editori. Solo 10 anni fa sarebbe stato impensabile. Noi - racconta - abbiamo un modo di fare imprenditoria più di stampo anglosassone che italiano. Nel nostro Paese il commento ricorrente sulla mia impresa è: "ma come fai a scontrarti con un colosso come la Siae? Non hai paura".

"Quello che io vorrei far capire a tutti - continua - è che noi non siamo coraggiosi. Noi facciamo business, con un occhio all'equità, certo. Ma facciamo business, senza i preconcetti. Seguendo una mentalità più anglosassone di fare impresa: vogliamo che il nostro modello sia replicabile in diversi Paesi, per conquistare il mercato globale". Quando è nata nel 2011 la società guidata da D’Atri ha raccolto in un mese oltre un milione di euro, di cui 85mila euro furono investiti dalla società di venture capital romana LVenture Group di Luigi Capello.

D’Atri salirà sul palco di questa edizione speciale dell’HITalk insieme ad altri 7 speaker d’eccellenza per capire come il digitale ha rivoluzionato il mondo reale. Sopratutto quello professionale. Anche Matteo Stifanelli ha rivoluzionato la sua vita e il suo lavoro, fin da giovane 20enne grazie al web. E oggi è country manager per Airbnb Italia. "La mia vita - spiega - è cambiata nel 2010 a Venezia con il primo startup weekend. Poi tra il 2012 e il 2014 ho scoperto Airbnb. Che mi ha cambiato, ancora, la vita. Oggi quelle barriere tra digitale e reale che ci piacevano tanto nei primi anni di internet, nei quali tutti avevamo un alias, sono crollate, le abbiamo abbattute. Oggi le imprese digitali sono un fenomeno maturo: ci spostiamo con Car2Go, facciamo la spesa online, le vacanze con Airbnb. Abbiamo una consolidata identità online, che ci permette di vivere e lavorare offline". Lo studio 'Fattore Sharing: l’impatto economico di Airbnb in Italia' ha calcolato come la community di Airbnb Italia abbia contribuito nel 2015 a un beneficio economico complessivo di 3,4 miliardi (0,22% del PIL), supportando l’equivalente di 98.400 posti di lavoro. Per esempio gli host romani che hanno deciso di condividere la propria casa con chi viaggia, hanno avuto un ricavo medio annuale di € 5.500.

Online i mestieri si possono inventare. E diventano carriere. Come ha fatto una decina di anni fa Clio Zammatteo: "Quando ho iniziato a fare video su Youtube nel 2008, nessuno guadagnava facendo la make up artist digitale e all’inizio per me era solo una spesa. Il primo anno - ricorda Clio - ho messo da parte solo 200 dollari, credo. I primi soldi sono arrivati con il libro cartaceo, pubblicato con Rizzoli. Quando ho iniziato a capire che i tutorial online potevano diventare un lavoro, ho chiesto subito aiuto ad Elena. Quando mi chiedono come ho fatto a farcela io rispondo: "Perché ho una squadra che ha i miei stessi obiettivi!". Mio marito Claudio cura la parte tecnica, mia cognata Elena è la CEO: siamo una family business. Noi vogliamo continuare a lavorare facendo cose nuove, che nessuno ha mai fatto e il mondo digital mi ha insegnato che online si abbattono tutte le barriere: possiamo fare tutto! Il nostro obiettivo per il futuro è far crescere il blog per far nascere un magazine".

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