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Hera: presentato bilancio sostenibilità, anticipati obiettivi Ue

21 settembre 2016 | 18.45
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Hera: presentato bilancio sostenibilità, anticipati obiettivi Ue

Oggi a Bologna Hera ha presentato il suo bilancio di sostenibilità nel convegno "Resilienza e innovazione: una strategia per imprese e territorio"  chiuso dal sottosegretario alla Semplificazione e Pubblica amministrazione Angelo Rughetti (assente per altri impegni il ministro Marianna Madia). Presenti il presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano, che ha aperto il convegno, l’ad Stefano Venier e Filippo Bocchi, direttore corporate social responsibility. E’ intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Valentina Orioli.

Questi i dati più importanti: solo l'anno scorso Hera ha distribuito un valore aggiunto al territorio di 1,65 miliardi di euro, per ogni cittadino servito un investimento di circa 20.000 euro nelle infrastrutture. Hera ha poi migliorato le performance ambientali e energetiche, anticipando gli obiettivi europei al 2025 (sul riciclo degli imballaggi si è al 66%) e al 2030 (sulla riduzione del ricorso alla discarica, sceso all'8,6%) e facendo salire la raccolta differenziata al 55,4% e la produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili a oltre il 70%. Nel 2015, oltre 127 milioni sono stati investiti nel solo settore idrico. 

Al centro del convegno, l’intervento, a metà mattina, dell'economista della London Business School Lucrezia Reichlin che ha parlato di come uscire dalla crisi. Durante la mattinata, anche una tavola rotonda nella quale è stata illustrata una ricerca di di Ernst&Young, presentata da Francois De Brabant, senior advisor, che certifica come sette delle città servite da Hera si trovino tra le prime 30 in Italia per livello di innovazione.

Analizzando i punti di forza dei territori in cui opera il gruppo Hera, lo studio ha evidenziato il contributo dei suoi servizi allo sviluppo delle smart city. Attraverso un censimento puntuale delle iniziative di innovazione, effettuato con la metodologia dello Smart City Index, sono così emersi gli ottimi piazzamenti di Bologna (1°), Modena (8°), Ravenna (10°), Padova (14°), Forlì (18°), Ferrara (19°) e Rimini (21°), cui si aggiungono i buoni risultati di Udine (31°), Trieste (46°) e Pesaro (50°). 

Il contributo di Hera incide principalmente attraverso la raccolta dei rifiuti e la gestione del ciclo idrico, ma effetti importanti si registrano anche rispetto al tema dell’efficienza energetica, dello smart building (con i sistemi di cogenerezione e teleriscaldamento) e delle energie rinnovabili, senza dimenticare i 1.250 km di fibra ottica di cui Hera dispone attraverso la società Acantho.

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche il rettore dell'Alma Mater Francesco Ubertini - che ha firmato col presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano una convenzione per inserire nel mercato del lavoro i neolaureati -; il sindaco  di Modena Gian Carlo Muzzarelli  e l’imprenditore Riccardo Illy.

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