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Renzi: "M5S? Due morali e cinque stelle"

04 ottobre 2016 | 19.30
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Matteo Renzi (Fotogramma)
Matteo Renzi (Fotogramma)

"Stiamo parlando di decimali di differenze e sempre della stessa solfa. Ogni anno si arriva a settembre-ottobre e puntuali come le occupazioni studentesche o le polemiche sulle prime giornate di campionato arrivano le polemiche su numeri: mi limito a dire che per il momento è sempre andata bene e abbiamo sempre trovato le coperture". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Radio Capital parlando delle critiche di Bankitalia e dell'Ufficio parlamentare di bilancio sulla legge di Stabilità.

M5S - "Ho detto, e lo confermo, che c'è una doppia morale. Loro hanno due morali e cinque stelle: se c'è un problema in casa loro certe regole non valgono, se c'è nel Pd si va all'attacco quasi disumano". Lo ha detto il premier tornando sulla polemica con Virginia Raggi sulla gestione dei rifiuti e Mafia capitale.

REFERENDUM - "Il punto non è quanti confronti fare da qui alla fine, non ho problemi di nessun genere, ma dovrei anche fare il presidente del Consiglio, nelle prossime ore licenziamo la legge di stabilità anche le tasse che vanno giù. Sì, va bene, ma la mia priorità è governare". Così Renzi a proposito del referendum e dei confronti con D'Alema, Grillo e Berlusconi.

"Ammetto di aver impostato male la discussione - ha continuato -, è giusto dire quando si sbaglia. Nell'inizio del dibattito anche io ho sbagliato. Tuttavia ora la domanda non è sul mio futuro, ma sul futuro delle istituzioni nei prossimi decenni: se il referendum non passa non si potrà più ridurre il numero di parlamentari - ha aggiunto il premier -. E' vero che ho sbagliato, mi sono corretto e scusato, ora c'è 60 giorni, andiamo nel merito".

LEGGE ELETTORALE - "Il Pd, attesa la discussione, accetterà volentieri di porsi in un clima di dialogo e confronto con le forze politiche a ciò che si possa verificare la possibilità di modifiche cui non ci sottraiamo". Così, "in politichese", il premier ha replicato a una domanda sulle modifiche all'Italicum.

GOVERNO - "Quando fai il capo del governo è fisiologico che non hai la stessa popolarità di quando fai il candidato", ha commentato Renzi riguardo al calo di consenso per il governo nei sondaggi.

"Se c'è un momento in cui è fortissimo il consenso è all'inizio e alla fine del mandato. Ne ho parlato con Obama al G7, gli ho chiesto se era contento avere il tasso di approvazione più alto. Li mi ha detto, quando sei alla fine è normale", ha spiegato Renzi.

UE - "Immaginavo che Merkel e Hollande volessero scommettere sul futuro dell'Europa, non fare una foto di gruppo. Se devo fare una conferenza stampa per ripetere sempre le stesse cose non vado. Io ci sono se le cose cambiano, per me la politica è questo", ha detto il premier.

AGNESE - "Mia moglie ha provveduto a querelare chi di dovere". Questa la risposta del premier a proposito delle polemica sulla destinazione avuta dalla moglie per l'insegnamento.

"Sono grato a una militante 5 stelle che ha scritto che quello che è stato detto e scritto è una assoluta vergogna - ha aggiunto -. Qualcuno dimostri che sono state fatte cose ad hoc e siamo pronti a cospargerci il capo di cenere. Attaccare mia moglie, supplente per 15 anni, è piccineria morale. Si vada nel merito, ma perché l'attacco personale?".

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