cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 16:53
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Referendum, Oxford Economics: "Se vince il 'no' si rischia una crescita dimezzata nel 2017"

16 ottobre 2016 | 14.43
LETTURA: 4 minuti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"All'estero il mood non è molto positivo, e in caso di vittoria del 'no' al referendum costituzionale di dicembre, si temono le conseguenze di un'incertezza che potrebbe portare nel 2017 a un taglio della crescita del Pil, da una stima di +0,9% a +0,4%". Lo sottolinea all'Adnkronos Nicola Nobile, economista della società di consulenza Oxford Economics, che - sulla base del proprio modello econometrico - ha stimato in una ricerca gli effetti del possibile "stallo politico", in caso di vittoria del no. Si aprirebbe infatti uno scenario che – aggiunge il ricercatore - "non avrebbe 'conseguenze sistemiche' ma porterebbe sicuramente a un calo degli investimenti, che sono la componente di domanda interna che risente di più dell'incertezza politica".

Secondo la simulazione dell'osservatorio britannico, con il 'no' nel 2017 gli investimenti passerebbero da una crescita stimata a +1,9% a un pesante -1,3%. Impatto percepibile, sebbene minore, anche sui consumi privati che resterebbero positivi ma con un andamento da +0,7% a +0,4%.

L'analisi di Oxford Economics prevede - con una bocciatura della riforma costituzionale - anche un calo della crescita dell'occupazione (da +0,7 a +0,5%), un incremento di 0,1 punti del tasso di disoccupazione all'11,4% e un rapporto debito/Pil in aumento da una previsione del 132,5% al 133,2%.

Sul fronte dei conti pubblici l'eventuale bocciatura della riforma costituzionale nel voto di dicembre potrebbe portare a una crescita di 50 punti dello spread fra Btp e Bund a 10 anni: una valutazione – spiega Nobile – formulata sulla base della crescita del differenziale già vista nei mesi successivi alle elezioni del 2013, con una fase politicamente 'confusa' che si concluse con la rielezione di Napolitano e la nascita del governo di Enrico Letta.

Peraltro – aggiunge - "un primo effetto di questa incertezza è già visibile nell'andamento del differenziale del titolo a 10 anni di Italia e Spagna: fino a 2-3 mesi fa il dato dello spread era molto vicino, quindi si è allontanato (al momento la distanza è di circa 25 punti, ndr) e questa divergenza non può che essere associata all'incertezza sull'esito del voto".

"E' un segnale di come, nonostante gli acquisti della Bce che tengono i tassi molto bassi, i differenziali sono legati agli andamenti politici e alla luce di questi andamenti – osserva Nobile - si sono mossi di conseguenza negli ultimi mesi".

Ma in caso di bocciatura della riforma, aggiunge l'economista, "ci sarebbe di sicuro uno choc negativo per le banche italiane, del tipo che abbiamo già visto in occasione degli stress test di luglio". Se quello bancario, osserva Oxford Economics, "resta uno dei punti più deboli dell'economia italiana" Nobile evidenzia anche come dalla vittoria del 'no' "arriverebbe un ulteriore elemento di incertezza in particolare per Mps, dal momento che i soldi per l'aumento di capitale devono arrivare dall'estero" dove però gli investitori potrebbero 'fermarsi' in attesa di chiarezza sul fronte politico. "E se non arrivano i capitali dall'estero - aggiunge l'economista - il governo dovrebbe fare un bail out che però peggiorerebbe i conti della finanza pubblica".

Nobile segnala come "sul fronte bancario negli ultimi due anni il governo ha fatto molte cose positive, che hanno creato un framework positivo in termini di legislazione e sulla possibile creazione di un mercato per gli Npl. E' comunque ancora prematuro vedere se ci sono stati effetti positivi, perché queste misure richiedono molto tempo e un'economia che continua a crescere".

Invece la nostra "è una economia che si sta riprendendo ma con un andamento stop and go, alla quale - conclude - non farebbe bene l'incertezza" che seguirebbe a una sconfitta del 'sì'.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza