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Istat: no prospettive accelerazione Pil negli ultimi mesi 2016

04 novembre 2016 | 10.41
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Istat: no prospettive accelerazione Pil negli ultimi mesi 2016

Non ci sono prospettive di accelerazione dell'attività economica negli ultimi mesi dell'anno. E' quanto indica l'Istat nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana. Mentre "si consolida la crescita dell’economia statunitense in presenza di segnali di ripresa dell’attività economica nell’area euro", "prosegue la fase di incertezza per l’economia italiana, con segnali di rallentamento dei consumi, accompagnati da un aumento significativo del potere d’acquisto delle famiglie e dal miglioramento tendenziale dell’occupazione".

"Dopo l’aumento registrato a settembre, l’indicatore composito della fiducia delle imprese è ulteriormente salito in ottobre, per effetto di un miglioramento della fiducia nella manifattura, nei servizi e nelle costruzione, mentre nel commercio al dettaglio si è registrato un lieve peggioramento dopo i segnali estremamente positivi del mese scorso. L’indicatore anticipatore tuttavia - riferisce l'Istat - non segnala prospettive di accelerazione dell’attività economica negli ultimi mesi dell’anno".

Ad agosto, prosegue l'Istat analizzando la congiuntura italiana, il livello della produzione industriale ha segnato un aumento sostanziale rispetto al mese precedente (+1,7%) determinando un incremento nella media del trimestre giugno-agosto 2016 (+0,4%) rispetto al trimestre precedente. Nello stesso mese, anche il fatturato e gli ordinativi dell'industria (al netto delle costruzioni) mostrano una variazione congiunturale marcatamente positiva (rispettivamente +4,1% e +10,2%).

La crescita del fatturato ha interessato tutti i comparti, e in particolare i beni strumentali (+7,3%) e i beni di consumo dure-voli (+4,6%). Inoltre il fatturato ha registrato una dinamica positiva sia sul mercato interno (+4,1%) sia sul mercato estero (+4,3%). Nei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, sia il fatturato interno che quello estero hanno segnato una flessione superiore al punto percentuale.

Nello stesso periodo, anche gli ordinativi totali hanno registrato una diminuzione per effetto di un calo della componente interna solo parzialmente compensato dall'aumento di quella estera. Le esportazioni e le importazioni in valore hanno registrato un incremento congiunturale (rispettivamente +2,6% e +4,4%), portando ad agosto il livello dei flussi commerciali con l'estero sui valori massimi da oltre un anno. Nella media gennaio-agosto, la dinamica delle vendite all'estero in valore si è mantenuta costante (-0,1% rispetto alla media dello stesso periodo del 2015), mentre il flusso degli acquisti dai mercati esteri ha segnato una diminuzione del 2,5%.

Per le esportazioni, gli scambi extra Ue hanno registrato un nuovo impulso a settembre: il valore delle vendite all'estero segna il quarto incremento congiunturale consecutivo, seppur contenuto (+0,5%), mentre le importazioni hanno registrato una contrazione (-4,1%). Segnali positivi provengono dal settore delle costruzioni: ad agosto, l'indice di produzione ha registrato un aumento (+3,4% rispetto al mese precedente).

Nella media dei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, l'indice della produzione corretto per gli effetti di calendario è rimasto invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ad ottobre l'indice di fiducia delle imprese di costruzione ha continuato a migliorare.

Nel secondo trimestre 2016, in presenza di una dinamica ancora debole dei prezzi delle abitazioni (-1,4% la variazione tendenziale), le compravendite di immobili resi-denziali hanno registrato una crescita significativa (+22,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

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