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Italiaonline, non c'è accordo tra sindacati e azienda

06 novembre 2016 | 13.11
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Italiaonline, non c'è accordo tra sindacati e azienda

Si è concluso con un nulla di fatto anche il terzo appuntamento al Mise tra la direzione di Italiaonline e le organizzazioni sindacali, alla presenza dei rappresentanti del Ministero del Lavoro. Dopo molte ore di trattativa, il confronto si è chiuso nel cuore della notte senza un accordo tra le parti, poiché anche l’ultima proposta formulata dal Mise, condivisa con l’azienda, non ha trovato il consenso delle organizzazioni sindacali.

"La proposta – si legge in una nota del Mise - avrebbe consentito di gestire positivamente la riorganizzazione del gruppo" che prevedeva fino a un massimo di 700 posizioni di Cigs di cui 417 di lavoratori in cassa integrazione straordinaria a zero ore e 283 in cassa integrazione a rotazione per 4 giorni al mese.

In realtà delle 417 posizioni a zero ore, solo 193 erano le posizioni nuove derivanti dall’integrazione tra le due aziende e quindi dal nuovo piano di riorganizzazione. Le rimanenti 224 eccedenze erano in realtà già previste dal precedente piano di riorganizzazione firmato nel febbraio 2015 al ministero del Lavoro dalla ex Seat Pagine Gialle.

Per attenuare l’impatto negativo della sospensione dal lavoro, l’azienda avrebbe ridotto le 193 nuove posizioni a zero a sole 76 posizioni.

Si sarebbe fatto ricorso, tra le altre cose, all’integrazione economica della Cigs (30% della differenza rispetto alla retribuzione effettiva), alle dimissioni incentivate, alla riqualificazione professionale e alla conseguente ricollocazione in attività aziendali. L’insieme di queste misure mitiganti ha un costo per l’azienda di 12 milioni di euro.

In aggiunta l’azienda si è impegnata a investire 5 milioni di euro per lo sviluppo, tra nuove assunzioni e incentivazione al personale, e 35 milioni di euro di investimenti per il prossimo biennio.

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