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Istat su manovra: "Con interventi su pensioni 1 mld a famiglie"

07 novembre 2016 | 11.18
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Il presidente dell'Istat Giorgio Alleva in audizione alla Camera sulla Legge di Bilancio ha detto che secondo le loro stime l'incremento della 14esima e delle detrazioni Irpef sui percettori di reddito da pensione "innalzano di un miliardo di euro il reddito delle famiglie". Il rialzo della 14esima sulle pensioni a livello distributivo, fa notare, è "concentrato nella parte meno ricca della popolazione". "Il quadro congiunturale del terzo trimestre dell'anno", aggiunge, è "caratterizzato dal prevalere di segnali di espansione, dopo le difficoltà registrate nei tre mesi precedenti". "La scelta operata dal governo è legata all'obiettivo di sostenere la ripresa dell'economia" conclude, spiegando che la manovra "prevede un rallentamento del processo di aggiustamento dei conti pubblici nel 2017 con un indebitamento netto al 2,3% del Pil, e un consolidamento dei conti pubblici nei due anni successivi".

L'Istat lancia l'allarme evasione fiscale e contributiva in Italia: il sommerso genera un valore aggiunto in salita a 194 miliardi con un incidenza sul Pil al 12% nel 2014. L'evasione fiscale e quella contributiva "continuano a rappresentare un aspetto critico per il rafforzamento della capacità competitiva e per l'efficacia e l'equità delle politiche pubbliche", afferma il presidente Istat. I dati, aggiunge, "segnalano una situazione di grave distorsione nelle condizioni produttive e distributive e al di là dell'incidenza elevata una profonda, estesa e crescente diffuso del fenomeno". Il valore aggiunto generato dal sommerso, prosegue, " è passato, nel periodo 2011-2014, da 187 mld a 194 mld di euro, con un'incidenza sul pil in aumento dall'11,4% del 2011 al 12% del 2014".

"Circa il 9% del territorio italiano appartiene alla zona sismica 1, la più pericolosa ". Così l'Istat in audizione alla Camera sulla legge di Bilancio. "Tale quota - aggiunge il presidente Giorgio Alleva - risulta assai più elevata in alcune regioni: circa il 50% in Calabria, il 33% in Abruzzo, e tra il 20 e il 30% in Basilicata, Campania, Molise e Umbria. Le regioni che hanno porzioni di territorio nella zona 1 sono 11". Complessivamente "il numero di abitazioni residenziali della zona 1 ammonta a circa il 5,6% del totale delle abitazioni italiane: si tratta di poco meno di 1,9 milioni di abitazioni, oltre la metà delle quali (52,5%) costruite prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica (ovvero prima del 1971). Oltre il 42% di queste abitazioni è situata in Calabria, circa il 13% in Campania". Inoltre, aggiunge Alleva, sempre sulla base delle rilevazioni del 2011 "la larga maggioranza, il 77,1%, degli edifici costruiti in questa zona prima del 1971 ha una struttura portante in muratura e solo il 13,5% in cemento armato. Inoltre, più di un quarto degli edifici della zona eretti dopo il 1970 continua ad avere una struttura portante in muratura".

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