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Manovra, ok al Fisco in vacanza ad agosto

10 novembre 2016 | 12.34
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Dal fisco in vacanza, alla cedolare secca, dallo slittamento delle date per alcune scadenze fiscali al ritorno dell'F24 cartaceo per tutti. Sono alcune delle misure contenute nell'emendamento al decreto legge collegato alla manovra, che contiene una ventina di misure per la semplificazione del sistema, approvato dalle commissioni Finanze di Camera e Senato. Si parte con la pausa della macchina fiscale, dal primo agosto al 4 settembre. Per tutto il periodo vengono sospesi i termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richieste ai contribuenti dall'Agenzia delle entrate, o da altri enti impositori.

Nello stesso periodo non si applica il termine dei 30 giorni per il pagamento delle somme dovute a seguito dei controlli automatici e dei controlli formali. Slitta il termine di alcune scadenze fiscali, per evitare un ingorgo, dal 16 giugno al 30 giugno.

Per smaltire il numero delle partite Iva inattive viene introdotta una misura che rende la cancellazione automatica dopo 3 anni di inattività. La cedolare secca sugli affitti potrà essere utilizzata anche se il proprietario ha dimenticato di registrare il contratto di locazione.

Il regime agevolato sulla tassazione ''non comporta la revoca dell'opzione esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione, qualora il contribuente abbia mantenuto un comportamento coerente con la volontà di optare per il regime''. L'interessato dovrà però effettuare i relativi versamenti e dichiarare i redditi da cedolare nel relativo quadro della dichiarazione dei redditi.

E' prevista una sanzione di 100 euro nel caso di mancata presentazione della comunicazione relativa alla proroga, anche tacita, o alla risoluzione del contratto di locazione per il quale è stata esercitata l'opzione per l'applicazione della cedolare secca, entro 30 giorni dal verificarsi dell'evento. La sanzione è ridotta a 50 euro se la comunicazione è presentata con ritardo non superiore a 30 giorni.

Torna la possibilità di presentare l'F24 cartaceo, anche per saldi superiori a 1.000 euro. Sale poi da 15.000 a 30.000 euro il tetto del rimborso a cui ha diritto il contribuente che, non potendo utilizzare l'ammontare completo della detrazione a cui ha diritto attraverso la dichiarazione dei redditi, può far slittare il risarcimento all'anno successivo.

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