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Statali, verso conferma aumento 85 euro

30 novembre 2016 | 11.38
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Marianna Madia (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Marianna Madia (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Prosegue la trattativa no stop tra governo e sindacati per arrivare a un accordo sul rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici, una platea di circa 3 milioni di lavoratori. Al momento i sindacati attendono risposte dal governo che è riunito da più di un'ora, dopo la ristretta con i tre segretari generali di Cgil Cisl e Uil, per cercare di risolvere il nodo risorse. In particolare, si cerca una soluzione per fare in modo che l'aumento salariale non faccia perdere il bonus fiscale di 80 euro a una platea di circa 800 mila dipendenti, secondo quanto stimato dai sindacati.

Un problema, questo, presente anche per i contratti del settore privato e che nel nuovo contratto dei metalmeccanici è stato risolto con l'introduzione di un welfare contrattuale che agirà in caso di scostamento.

Per quanto riguarda l'aumento di 85 euro proposto dal governo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, si riferirebbe al salario lordo e comunque non potrebbe essere un target minimo perché l'esecutivo punta a impegnarsi su un obiettivo chiaro, ovvero quella di 85 euro di aumento medio e non può essere più alto. Questa, secondo quanto riferito da fonti presenti all'incontro, sarebbe stata la posizione ribadita dal ministro Madia; i sindacati continuano tuttavia a chiedere modifiche su questo punto.

Fonti sindacali presenti riferiscono inoltre di un pacchetto di 850 milioni di euro che sarebbe previsto per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego nel 2017 dal fondo presente in manovra finanziaria di circa 1,750 miliardi.

Previsto uno spacchettamento del fondo che stanzia 850-900 milioni per le forze dell'ordine di cui 480 milioni per la proroga degli 80 euro, 100/170 milioni per le assunzioni e 40 milioni per la Forestale oltre a 250 milioni per il riordino delle carriere.

Il protocollo sui contratti pubblici varrà per tutti i comparti pubblici: è quanto sarebbe stato deciso al tavolo, sempre secondo quanto riferiscono fonte sindacali. Il governo avrebbe quindi accolto la richiesta dei sindacati che chiedevano la modifica delle regole anche per il comparto della scuola.

Inoltre, una delle novità presenti nella bozza di intesa in discussione è quella di incentivare le presenze nel pubblico impiego con misure contrattuali. "Le parti, per ciascun livello istituzionale - si legge - e tenendo conto delle specificità di ciascuna amministrazione e dei macro obiettivi da esse fissati per il miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini, si impegnano ad individuare, con cadenza annuale, criteri e indicatori al fine di misurare l'efficacia delle prestazioni delle amministrazioni e la loro produttività collettiva con misure contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza".

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