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Pil, nel terzo trimestre +1% su base annua. Renzi: "Se Paese si sblocca faremo di più"

01 dicembre 2016 | 11.30
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Nel terzo trimestre dell'anno il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1% nei confronti del terzo trimestre del 2015. Lo rende noto l'Istat in un comunicato.

La stima preliminare diffusa il 15 novembre scorso aveva rilevato lo stesso aumento congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale dello 0,9%. Il terzo trimestre del 2016 ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2015.

Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna hanno registrato un aumento, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dello 0,7% e le esportazioni dello 0,1%.

"La crescita italiana raggiunge il +1%. Se il Paese si sblocca, faremo di più" ha scritto su Twitter il premier Matteo Renzi.

"Oggi Istat ha ufficializzato che, per la prima volta dopo anni, la crescita negli ultimi 12 mesi ha raggiunto il più 1%. Un grande risultato, certo, ma non siamo soddisfatti: vogliamo fare di più", ha spiegato il premier sulla sua pagina Facebook. "Il governo tecnico-tecnocratico nel 2012 ci aveva lasciato a un PIL del -2,3%. Adesso la macchina si è rimessa in moto. Ma pensate a quello che potremmo fare se avessimo un sistema meno burocratico - ha aggiunto Renzi - Se fossimo un Paese con meno burocrazia; se pensassimo più a correre che a ricorrere ai Tar, alle Corti, ai Tribunali; se avessimo meno politici e più buona politica: che Paese straordinario potremmo essere!".

"Anche per questo serve la Riforma, serve dire sì al futuro. Vogliono fregarvi e parlare di altro: legge elettorale, deriva autoritaria, immunità -ha scritto ancora Renzi - Ma la verità è un'altra e lo sanno tutti. Se domenica l'Italia sceglie di dire sì al futuro, saremo più semplici e più forti. E il percorso che abbiamo iniziato e che finalmente mostra i primi frutti potrà proseguire veloce anziché ripartire tutto da capo, per l'ennesima volta. Tutto qui. Viva l'Italia".

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