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Confcommercio, consumi ancora prudenti: -0,1% a ottobre

06 dicembre 2016 | 12.49
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Consumi ancora "prudenti" ad ottobre. L’indicatore dei consumi di Confcommercio, infatti, registra un calo dello 0,1% rispetto a settembre e una crescita dello 0,1% su base annua in un contesto congiunturale che continua ad essere caratterizzato "da molteplici elementi d’incertezza". Una dinamica, questa, spiega l'ufficio studi, che consolida un trend che ha portato, nel corso del 2016, ad una lenta decelerazione nei tassi di crescita della domanda riflettendo così la debolezza della fiducia dei consumatori che, rimanendo sostanzialmente stabile a novembre, continua ad essere attestata sui livelli minimi dell’ultimo anno e mezzo.

"Elementi di incertezza circa le prospettive future" emergono anche sul versante delle imprese che manifestano, sempre a novembre, un lieve peggioramento del sentiment, tendenza a cui fanno eccezione solo gli imprenditori del commercio al dettaglio. Al peggioramento delle aspettative nel settore manifatturiero si è associata, stando alle stime elaborate da Confindustria, un’evoluzione negativa della produzione che dovrebbe aver registrato a novembre, dopo l’incremento di ottobre, un calo dello 0,4% congiunturale. Sulla base di quanto rilevato nello stesso mese per gli ordini (+ 0,1% congiunturale) si attende una moderata crescita della produzione industriale anche nei primi mesi del 2017.

La diminuzione dello 0,1% registrata nei consumi ad ottobre, rispetto al mese precedente, è derivata da una stasi del settore dei servizi e da una flessione dello 0,2% di quello dei beni. Per quanto riguarda le singole macro-funzioni di spesa, valori positivi di un certo rilievo hanno riguardato solo la domanda per i beni e i servizi ricreativi (+0,7%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,4%), in ripresa rispetto alla dinamica registrata a settembre. Modeste variazioni positive, invece, dice ancora Confcommercio, hanno interessato la spesa per l’abbigliamento e le calzature (+0,2%) che ha recuperato in parte la flessione di settembre, e quella per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%), mentre è rimasta invariata la spesa per i beni e servizi per la casa.

Una significativa riduzione della spesa, già in flessione a settembre, invece, prosegue il Report Confcommercio, si è riscontrata per i beni e servizi per la mobilità (-1,6%) determinata da un rallentamento delle vendite di auto e moto ai privati. In calo contenuto è risultata sia la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,2%), sia la domanda di alimentari, bevande e tabacchi (-0,1%) che nel mese precedente avevano evidenziato una debole ripresa.

Per quel che attiene alla dinamica tendenziale dei consumi di ottobre la crescita contenuta dello 0,1 ha recuperato il dato negativo del mese precedente. Questo risultato è sintesi di un andamento positivo della domanda di servizi (+0,8%) e di una moderata flessione della domanda dei beni (-0,2%). Nel confronto con ottobre 2015, l’incremento di maggior entità ha riguardato la spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa, cresciuta dell’+1,1%, e la domanda di beni e di servizi per la mobilità (+0,7%).

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