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Alitalia, ok a seconda fase piano industriale: "Nessuna decisione su taglio personale"

22 dicembre 2016 | 17.29
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Il Consiglio di amministrazione di Alitalia ha approvato oggi la seconda fase del piano industriale della Compagnia. In una riunione separata, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder, società di leasing aereo, fornitori, società di distribuzione e sindacati, allo scopo di ottenere il loro impegno su misure che portino a una radicale riduzione dei costi; unico modo per garantire il sostegno di lungo termine di soci e istituti finanziari e assicurare così la sostenibilità dell’azienda. E' quanto si legge in una nota della compagnia aerea.

Che poi assicura: "Nessuna decisione definitiva sulla riduzione del personale è stata ancora presa e il management comincerà da subito le consultazioni con il personale e con le rappresentanze sindacali".

"Siamo determinati a lavorare in modo costruttivo con i sindacati per trovare un’intesa sul nuovo contratto di lavoro collettivo. Il loro sostegno all’attuazione della seconda fase del piano industriale è infatti imprescindibile", dice l'ad Cramer Ball in una nota.

"I prossimi due mesi sono cruciali per Alitalia. E’ di vitale importanza che il personale della Compagnia e i principali stakeholder, quali i partner commerciali, i fornitori e i sindacati, accettino e facciano propri i cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno. Solo così potremo ottenere un successivo e significativo finanziamento da parte degli azionisti, senza il quale Alitalia non avrà futuro" afferma Cramer Ball.

“Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione per dare ad Alitalia un futuro duraturo, sostenibile e di successo. E tutti dobbiamo dare il nostro contributo per trasformare le ambizioni di crescita e sostenibilità di lungo termine in realtà”, ha aggiunto il manager.

I dettagli della seconda fase del piano industriale saranno presentati in gennaio a tutto il personale Alitalia. Il piano, riassume ancora la nota, poggia sulle solide basi costituite dai significativi investimenti fatti negli ultimi due anni nella 'nuova Alitalia' e tiene conto delle sfide di un mercato, quello del trasporto aereo, in cui la concorrenza è sempre più agguerrita.

Le attività future, si legge ancora, si concentreranno sulla necessità di cambiare l’attuale modello di business attraverso: l’ulteriore sviluppo del network di lungo raggio; il ridisegno del business per il corto e medio raggio; la riduzione dei costi e l’aumento della produttività per poter competere con la concorrenza; la rivalutazione degli accordi di joint venture; il rafforzamento delle attuali partnership con altre compagnie aeree; la ricerca di nuovi accordi commerciali; la valorizzazione degli ingenti investimenti tecnologici per competere con gli altri attori del mercato e per portare nuovi ricavi; la riduzione dell’organico per creare un’organizzazione più funzionale al business.

Avere una “giusta organizzazione e un giusto assetto” significa, sottolinea Alitalia, poter garantire alla compagnia di operare in modo efficiente in un contesto altamente competitivo e, allo stesso tempo, permettere di massimizzare la produttività e al contempo minimizzare gli esuberi.

“Negli ultimi due anni abbiamo fatto significativi progressi, ma quello del trasporto aereo è un mercato spietato. Per questo dobbiamo proseguire nel percorso di cambiamento intrapreso: abbiamo bisogno della giusta organizzazione, di una maggiore produttività e di una struttura dei costi adeguata. Se riusciremo a fare tutto questo, Alitalia avrà finalmente successo”, conclude Ball.

Il Consiglio di Amministrazione ha infine nominato Gaetano Miccichè e Federico Ghizzoni quali nuovi consiglieri a seguito delle dimissioni, formalizzate nel corso dello scorso Consiglio del 2 dicembre, di Jean Pierre Mustier e di Paolo Colombo a seguito dell’assunzione di nuove responsabilità. Mentre la consigliera Antonella Mansi, nella stessa riunione, aveva rassegnato le dimissioni per ragioni personali.

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