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Mps, via libera Commissione Ue a sostegno liquidità

29 dicembre 2016 | 18.33
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Primo via libera dalla Ue all'intervento pubblico per Mps. La Commissione Ue ha autorizzato il prolungamento dello schema di garanzia per le banche italiane fino al 30 giugno 2017, nel quadro delle regole comunitarie. Lo schema prevede misure di sostegno per la liquidità in favore di istituti solventi in caso di necessità. L'Italia ha chiesto l'autorizzazione per fornire questo supporto a Mps e la Commissione "l'ha approvata in linea con le regole sugli aiuti di Stato".

Nel caso di Mps, spiega un portavoce della Commissione, "l'Italia ha annunciato che chiederà l'autorizzazione per la ricapitalizzazione preventiva della banca". Ora la Commissione "lavorerà con le autorità italiane e con quelle di supervisione per valutare la compatibilità dell'intervento previsto con le regole Ue".

A entrare nel merito della ricapitalizzazione preventiva è la Banca d'Italia in un documento di approfondimento pubblicato sul sito. L'onere dello Stato nella ricapitalizzazione preventiva di Mps ammonta a 6,6 mld, su un costo totale di 8,8 mld. L’onere immediato per lo Stato è pari a circa 4,6 mld, a cui vanno aggiunti circa 2 mld per il successivo ristoro dei sottoscrittori retail. L’onere a carico dei soggetti diversi dallo Stato, invece, è pari a circa 2,2 mld.

Nell'analisi di Via Nazionale si segnala che la differenza tra l’apporto di capitale previsto per il Monte dei Paschi di Siena in base alla “soluzione di mercato” (5 miliardi di euro) e quello richiesto dalla “ricapitalizzazione precauzionale” dello Stato (8,8 miliardi) dipende "dai diversi presupposti e obiettivi delle due misure, che implicano metodi di calcolo differenti e determinano risultati anch’essi diversi".

La soluzione di mercato si rivolgeva ai privati e aveva come obiettivo la drastica riduzione del rischio di credito della banca, garantendo così la stabilità della banca a fronte dell’esito negativo della prova di stress resa pubblica nel luglio 2016 dall’Autorità Bancaria Europea (Eba). Per la soluzione pubblica è calcolato l’ammontare necessario per riportare i coefficienti patrimoniali su livelli considerati ottimali per assicurare un futuro stabilmente solido alla banca (il CET1 ratio all’8 per cento e il Total capital ratio all’11,5 per cento), come deciso in una apposita riunione dal Consiglio di vigilanza della Bce.

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