Come sono cambiati gli standard sui consumi e le prestazioni energetiche nella mobilità verticale secondo i requisiti definiti dalle Direttive europee e dalle leggi nazionali.
Sono circa 125.000 i nuovi ascensori e 3.500 le scale e i marciapiedi mobili installati ogni anno in Italia. Nuovi impianti che si differenziano dai precedenti non solo per l’innovazione tecnologica ma, legata a doppio filo con essa, soprattutto per l’alta efficienza energetica.
Le novità introdotte nel settore del trasporto verticale comportano importanti vantaggi, in particolare nell’abbattimento dei consumi e nel miglioramento dell’efficienza energetica, in nome di una politica industriale sempre più orientata verso la piena sostenibilità.
Assenza dei “locali macchine”, controllo tramite tecnologie digitali, utilizzo di materiale a basso consumo (come le lampade Led), riduzione dell’ingombro delle parti meccaniche, silenziosità dei motori: sono alcuni dei fattori che migliorano le prestazioni, abbattendo i costi e il “peso” sull’ambiente.
“Il settore del trasporto verticale è sempre rimasto al palo nelle valutazioni politiche e industriali che riguardano il campo energetico – afferma Alberto Marinoni, consulente KONE – Finalmente siamo partiti e sicuramente ci sarà spazio per ottenere buoni risultati”.
Quando si parla di ascensori, è bene tener presente che un impianto tradizionale, installato in un edificio a basso traffico, consuma la maggior parte dell’energia nella fase di riposo. Nei nuovi impianti, realizzati secondo i requisiti minimi di sostenibilità, il problema del “consumo a riposo” e dello spreco conseguente allo stato di inattività si può dire risolto.
I requisiti principali di eco-efficienza sono definiti nell’ambito di un preciso quadro legislativo comunitario e nazionale. A partire dalla Direttiva 31 del 2010, recepita in Italia con il decreto legge 63/2013, convertito poi nella legge 90 del 2013. Da ricordare, inoltre, il Decreto legislativo 28 del 2011 sulle fonti rinnovabili e il decreto 102 del 2014 che, in attuazione della Direttiva UE 27 del 2012, stabilisce un quadro di misure destinate a migliorare l’efficienza energetica per poter conseguire gli obiettivi del 2020. Infine, è datato 26 giugno 2015 il Decreto ministeriale contenente le linee guida nazionali per la certificazione degli edifici, residenziali e non.
Restando in Italia, tutte le maggiori aziende operanti nel trasporto verticale si sono adeguate subito, investendo in ricerca e tecnologia. Tra queste, KONE è da sempre un marchio associato all'innovazione tecnologica improntata all'eco-efficienza. I nuovi impianti permettono di abbassare i livelli di consumo energetico di un ulteriore 35% rispetto al passato.
“Nel 1990 KONE ha introdotto MonoSpace, innovazione tecnologica che ha consentito di abbattere i consumi energetici – spiega Marinoni – l’introduzione poi del sistema inverter come standard ha contribuito ancora di più”.
MonoSpace è il primo ascensore privo di locale macchina, una soluzione ideale per qualsiasi tipo di edificio. Con un sistema di trazione rinnovato e una vasta gamma di dotazioni standard MonoSpace di KONE si può considerare a ragione un modello di eccellenza, in termini di sicurezza, accessibilità ed eco-efficienza.