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Italiani sempre con lo smartphone. E' all'origine di una 1 lite su 3

24 gennaio 2017 | 18.43
LETTURA: 5 minuti

(Afp)
(Afp)

Almeno una volta al mese quasi un italiano su tre viene ripreso dal proprio partner e persino dai propri figli perché sempre attaccato allo smartphone e questo vale all'Italia il primato di paese europeo in cui si discute più spesso a causa del cellulare. E' uno dei dati che emergono dalla 'Global Mobile Consumers Survey 2016', una ricerca presentata da Deloitte e che coinvolge 31 Paesi tra i principali al mondo e delinea le tendenze relative alle abitudini e ai comportamenti degli utenti connessi tramite smartphone e tablet.

In questa speciale classifica, spiega survey emerge che seguono il nostro Paese a ruota Polonia e Francia, rispettivamente con il 21% e 16% per quanto riguarda le discussioni tra le coppie; l’Olanda risulta il paese dove ci si arrabbia di meno in Europa, con i diverbi tra i partner che si limitano al 13%.

Gli italiani trovano nello smartphone una fonte di distrazione dalla vita reale: quasi un quarto degli intervistati (21%) usa ogni giorno il telefonino per seguire i vip e i protagonisti dello showbusiness, conferendo all’Italia il primo posto in Europa per il 'gossip da smartphone', in netta contrapposizione con l’Olanda, dove solo il 7% degli intervistati segue i personaggi famosi sui social.

Gli italiani si divertono poi ad utilizzare il cellulare per giochi di realtà virtuale, come Pokèmon Go (13%), per cercare l’anima gemella (3%) e tentare la fortuna con le scommesse online (2%).

Oltre a mettere il dito tra moglie e marito, il cellulare crea scompiglio anche tra vita privata e vita lavorativa: con l'utilizzo dei telefoni aziendali, la reperibilità diventa h24 costringendo a sacrificare tempo libero e ore di sonno per rispondere alle email, spesso anche durante la notte (83%). Il 57% delle persone in carriera controlla immediatamente il telefono al mattino, appena svegli, il 59% supera le 200 volte durante il giorno, l’80% si addormenta con il cellulare in mano.

La ricerca evidenzia come gli italiani si affidino ai tradizionali siti web, per le attività più comuni, come leggere le notizie (67%) o prenotare viaggi (61%); per quelle più innovative, giocare (80%), controllare i social (72%) o cercare l’anima gemella (63%), scelgono di utilizzare le app. Totale indifferenza tra le due opzioni si riscontra in un unico settore: quello dello shopping online (50 e 50).

Il modello e la marca dello smartphone sono fattori che influenzano questa scelta: i possessori di iPhone utilizzano in media il 12% in più di App rispetto a chi dispone di un cellulare Samsung. Un'altra motivazione che spinge gli italiani ad affidarsi ai siti web è che il 57% ritiene le App inutili, mentre un 20% preferisce conservare la memoria sul telefono per foto e video.

Un notevole incremento hanno invece subito le App di messaggistica istantanea: rispetto al 2015, il numero degli intervistati che dichiara di utilizzarle è cresciuto del 60%, mentre è salito del 45% il numero di coloro che accedono al profilo social mediante app. La classifica vede WhatsApp al comando con il 56% degli intervistati che lo utilizza costantemente, seguito da Facebook con il 39% e Instagram con l’11%.

Il sondaggio rivela come, sia in Italia che in Europa, i consumatori siano estremamente soddisfatti del proprio smartphone; il 69% degli italiani, infatti, lo promuove a pieni voti. Consensi minori, ma non in modo significativo nel resto d’Europa, dove in una scala da 1 a 10, il cellulare viene valutato con 8, 9 o 10 dal 68% dei tedeschi, 65% degli inglesi e il 59% dei francesi. L’Italia è il paese del mondo in cui si regalano più cellulari ai propri cari. Per quanto riguarda le case produttrici, l’83% dei clienti Apple suggerisce ad amici e parenti l’acquisto del melafonino. Al primo posto del mercato degli smartphone in Italia resta comunque Samsung con il 43% dei clienti seguito da Apple (15%) e Nokia (12%).

Spinti dalla scarsa disponibilità di reti Wi-Fi pubbliche e private a cui potersi connettere gratuitamente, il 52% degli italiani intervistati preferisce le reti mobili 3G e 4G al Wi-Fi (48%) assegnando al Paese un altro primato europeo. Sono tre le motivazioni principali di questa scelta: le migliori performance del 3G/4G, la necessità di condividere in tempo reale i video e la sempre crescente diffusione dei wearable (il 16% degli intervistati, infatti, ne possiede già uno, superando tedeschi e inglesi che si attestano entrambi al 13%).

"Lo smartphone è uno strumento di cui ormai si fa un utilizzo costante ed esteso, in ambito lavorativo e ricreativo", commenta Alberto Donato, partner Deloitte e Tmt Industry Leader. "E' importante -continua Donato- che gli operatori imparino a sfruttare i dati provenienti dalla navigazione mobile per creare servizi distintivi e piattaforme esperienziali, utili ad affrontare la sfida competitiva e a differenziarsi”.

"Lo smartphone si è definitivamente trasformato da semplice strumento per telefonare ad accessorio multi-funzione con un conseguente impatto sulle aziende, molte delle quali scelgono di posizionarsi sul mercato attraverso le proprie app", prosegue Donato. "Uno dei risultati più evidenti di questo trend -conclude- è l’accesso sempre più diffuso ai contenuti multimediali e l’aggregazione tra operatori Telco e media Company".

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