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Risparmio: Anasf, più trasparenza per consulenti con Mifid II

15 febbraio 2017 | 15.01
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Maggiore trasparenza, più professionalità e assistenza continua al risparmiatore per consigliare gli investimenti più adatti. I consulenti finanziari sono pronti ad affrontare il nuovo step, previsto dal 2008, della normativa Mifid II, ma criticano la differenza tra consulenti indipendenti e quelli interni. Il tema è stato affrontato in occasione di ''Consulentia17'', la tre giorni voluta da Anasf, l'Associazione nazionale promotori finanziari, a Roma.

''Il cambiamento che ci aspettiamo è sostanzialmente l'evoluzione di un quadro normativo già esistente -spiega Maurizio Bufi, presidente Anasf-. La Mifid II che verrà recepita in Italia si tratta di interpretarla e svilupparla al meglio, in particolare sotto il punto di vista delle tutele del risparmiatore -quando si accinge a prendere decisioni di investimento- e quindi maggiori informazioni e massima trasparenza sui rischi e costi. E dall'altra parte la garanzia che l'attività di consulenza debba essere svolta da veri professionisti della finanza''.

''Il risparmio è la risorsa di un Paese e non sempre l'Italia lo ha saputo gestire adeguatamente -continua Bufi-. Purtroppo recentemente sono accaduti dei fatti molto gravi che hanno distrutto il risparmio, conseguenti a delle pratiche, non solo scorrette, ma anche in pieno conflitto d'interessi. Il ruolo dei professionisti è proprio quello di recuperare quel livello di fiducia che si è indebolito nel corso degli anni e non per nostre colpe''.

''Il modo migliore per garantire il risparmio degli italiani è essere costanti in un processo di educazione del risparmiatore -sottolinea Alessandro Foti, ad FinecoBank-. L'Italia si caratterizza per essere uno dei maggiori Paesi al mondo per quantitativo di risparmio, però con un livello di cultura finanziaria non adeguato. La miglior tutela passa proprio da questo. E' un processo continuo di educazione del risparmiatore per farne degli investirori più consapevoli. Il messaggio più importante che passa da questa nuova normativa Mifid II è il concetto della maggiore trasparenza del risparmiatore'', conclude.

''La chiave di tutto credo sia la diversificazione perché ormai il porto sicuro non esiste più -sottolinea Paolo Molesini, ad Fideuram Intesa Sanpaolo Private Bankink- quindi bisogna avere un portafoglio diversificato ed equilibrato che regga anche ai possibili schock che sono comunque sempre possibili e che vengono oramai soo da variabili economiche ma anche politiche. Comunque vedo che anche in anni complicati alla fine i risultati sono venuti. Bisogna non avere paura, avere un portafoglio solido, avere naturalmente un consulente di qualità e non lasciarsi prendere dalle emozioni e continuare ad andare avanti perchè alla fine si sono ottenuti buoni risultati anche in un anno difficile come lo scorso anno''.

''Noi stiamo garantendo il risparmio degli italiani con la nostra solidità -sottolinea Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum- siamo ai vertici in Europa , quindi il deposito è più che garantito. Poi se parliamo di investimenti, allora la diversificazione attraverso i fondi comuni è la migliore garanzia che un cliente può avere del suo risparmio. Se investo in tutto il mondo, certamente c'è chi sale e c'è chi scende, ma il mondo mediamente continua -con un pò di su e giù- ma va sempre avanti. La diversificazione resta la migliore garanzia che un cliente possa avere''.

''Il consulente finanziario è passato nell'arco di 15 anni da un'attività di vendita pura ad un servizio a 360 gradi al cliente -sottolinea Sergio Albarelli, ad di Azimut-. Ci sono più norme che regolano questa professione''.

Sulla garanzia del risparmio, infine Albarelli spiega che ''negli ultimi anni -e sarà così anche in futuro- sono eccezionali. Quello che abbiamo visto in termini di crisi finanziaria ed economica in questi anni non era scritto nei libri di testo. Stiamo affrontando terre incognite. Oggi le autorità competenti centrali e monetarie hanno lavorato bene, certo potevano fare meglio, ma le decisioni che hanno preso erano importanti in quel momento. Oggi lo scenario è di un ritorno dell'inflazione con tassi di interesse in rialzo, per questo il ruolo del consulente diventa fondamentale perchè alcuni strumenti finanziari del passato non garantiscono più l'investimento. Meglio non fare da soli e farsi male''.

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