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Fondo garanzia prima casa: come richiederlo

21 febbraio 2017 | 06.59
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(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Comprare la prima casa: per molte giovani coppie si tratta ancora di un miraggio, eppure il sogno potrebbe non essere così irrealizzabile alla luce del recente calo degli interessi dei mutui e della diminuzione dei prezzi degli immobili.

Senza contare alcune misure introdotte dal governo, come il Fondo di garanzia prima casa, per accedere al quale, tra gennaio 2015 e dicembre 2016, sono pervenute al MEF circa 14mila richieste, per un valore dei mutui superiore a 1,6 miliardi di euro.

Il Fondo, istituto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, è stato attivato grazie a un protocollo d'intesa con l'ABI (Associazione bancaria italiana, ndr): all'iniziativa collaborano infatti 167 tra istituti di credito e intermediatori finanziari. Ma in cosa consiste il Fondo di garanzia prima casa? E chi può usufruirne?

Il Fondo - come si legge sul sito del MEF - prevede la concessione di garanzie fino al 50% "della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro, per l’acquisto (ovvero l’acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario".

Il Fondo di garanzia prima casa - per il quale sono stati stanziati 650 milioni di euro, che potranno attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi finanziamenti - rappresenta nelle intenzioni del Ministero "un importante strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica".

Possono accedere alle misure di sostegno "tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli".

Dal momento della loro adesione all'iniziativa, le banche hanno 30 giorni lavorativi di tempo "per erogare il servizi ai cittadini, a patto che la Consap, società del MEF gestore del Fondo, abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d’uso per l’accesso delle stesse banche all’infrastruttura telematica", sottolinea il Dipartimento del Tesoro.

Una volta attivata la procedura i cittadini potranno inoltrare la domanda di accesso al Fondo direttamente all'istituto cui si richiede il mutuo ipotecario, utilizzando la modulistica online presente sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul sito della Consap e sui siti di tutte le banche che aderiscono all'iniziativa.

Sia sul sito della Consap che su quello dell'ABI sono pubblicati gli elenchi delle banche presso cui è possibile richiedere le garanzie statali. Il Ministero specifica inoltre che "è previsto un tasso calmierato del finanziamento" per le seguenti categorie:

- giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);

- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;

- giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;

- conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati.

Gli ultimi dati Istat segnalano una ripresa del mercato immobiliare . Secondo l'Istituto nazionale di statistica, nei primi 3 trimestri del 2016 le compravendite di immobili sono aumentate del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre nel terzo trimestre 2016 il numero di convenzioni notarili di compravendita è salito a 172.301 unità, pari a una crescita del 19,9% rispetto all'analogo periodo dell’anno precedente.

Stando a una recente rilevazione ABI, i prestiti delle banche italiane a famiglie e imprese a gennaio sono cresciuti dell'1,1%, in accelerazione rispetto al +0,9% di dicembre.

Tuttavia, nonostante il Fondo di garanzia, il mutuo continua a rimanere un tabù per chi è precario, come emerge dall'ultima indagine AdnKronos, che ha avanzato una richiesta di mutuo a dieci banche diverse e una per un prestito personale a dieci finanziarie.

L'esito dell'esperimento parla chiaro: con una busta paga e un contratto a termine, e senza garanzie da parte di terzi, solo 2 richieste di mutuo e 4 richieste di prestito personale hanno ottenuto il via libera.

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