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Ue serra i ranghi su supercalcolo, automotive e Industria 4.0

26 marzo 2017 | 15.33
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L'Unione Europea spinge per la 'svolta digitale' dei Paesi membri e serra i ranghi aprendo nuovi accordi nei campi dell'automotive e della 'auto connessa e intelligente', del supercalcolo che farà compiere enormi passi in avanti anche nel settore della salute, e dell'Industria 4.0 che metterà a fattor comune in un unico framework i progetti industriali digitali degli Stati europei sul fronte della ricerca. E agli accordi, siglati nell'ambito del Digital Day di Roma per le celebrazioni dei 60 anni dei Trattati di Roma, hanno aderito anche altri stati europei.

La lettera di intenti per lo sviluppo della guida autonoma è stata infatti sottoscritta dai 27 Paesi Ue più Svizzera e Norvegia, una firma, ha sottolineato il direttore generale della Dg Connect, Roberto Viola, parlando con l'Adnkronos, che "dimostra come il digitale non conosce confini". Sette i Paesi dell'Ue, tra cui l'Italia, che hanno invece firmato la dichiarazione sul "supercalcolo", cioè il calcolo scientifico ad alte prestazioni e il relativo ecosistema, che potrà accrescere le capacità scientifiche e la competitività industriale dell'Europa.

Le intese e le lettere d'intenti sull'automotive, sull'Industria 4.0 e sul supercalcolo "riuniscono tutto quello che chiediamo da anni" ha commentato il ministro italiano dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. "E' giunto il tempo che in Europa ritorni la politica industriale e oggi - ha evidenziato il titolare del Mise - sta accadendo".

Nella lunga giornata di giovedì scorso dedicata al digitale, i ministri della ricerca di Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna hanno firmato una dichiarazione in cui si impegnano a sostenere la prossima generazione di infrastrutture informatiche e dati. "Il supercalcolo apre le porte a nuove frontiere della medicina, questi 'bestioni' potranno anche mappare il cervello umano" ha scandito Viola.

In particolare, la dichiarazione prevede la creazione di un'infrastruttura europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC, high performance computing) che sarà messa a disposizione delle comunità scientifiche, dell’industria e del settore pubblico in tutta l’Ue, a prescindere dal luogo di insediamento. L'High-Performance Computing "può rendere più sicure le comunicazioni e le transazioni finanziarie online e contribuire allo stesso tempo alla produzione di energia pulita, con un forte impatto positivo sulla rivoluzione digitale e lo sviluppo sostenibile" ha indicato la Rappresentanza in Italia della Commissione europea che ha organizzato nella Capitale la maratona sull'innovazione digitale.

Sono stati invece 29 gli Stati dell'Ue e dello Spazio Economico Europeo (Malta, Estonia, Bulgaria, Austria, Romania, Finlandia, Croazia, Germania, Portogallo, Slovenia, Francia, Repubblica Ceca, Svezia, Spania, Belgio, Ungheria, Polonia, Danimarca, Cipro, Irlanda, Lituania, Grecia, Italia, Latvia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Norvegia e Svizzera) che hanno sottoscritto una lettera di intenti per intensificare la cooperazione sui sistemi a guida autonoma. La Commissione auspica che questo "possa agevolare l'introduzione di reti mobili di nuova generazione, il cosiddetto 5G, al fine di avere entro il 2025 una copertura ininterrotta in tutte le aree urbane, le strade principali e le ferrovie d'Europa".

Infine, dalla giornata digitale della Commissione europea è nata anche la piattaforma delle piattaforme per l'industria europea 4.0 e il lancio della piattaforma europea delle iniziative nazionali sulla digitalizzazione dell'industria (European Industry 4.0). La piattaforma lanciata da Bruxelles riunisce 13 iniziative nazionali esistenti che hanno l'obiettivo di digitalizzare l’industria, agevolare la condivisione delle migliori pratiche e garantire che le misure adottate dagli Stati membri si completino e si rafforzino a vicenda.

Così, ministri, segretari di Stato e leader dell’industria si sono impegnati "a collaborare e a lavorare insieme per sostenere la diffusione della digitalizzazione dell’industria in Europa". Nei prossimi 5 anni gli Stati membri, l'Unione europea e l'industria pianificheranno investimenti congiunti di oltre 50 miliardi di euro per sostenere la digitalizzazione dell'industria europea.

"La creazione della piattaforma di piattaforme europea è un’importante pietra miliare che ci consentirà di fornire un sostegno tempestivo ed efficace alle nostre industrie, soprattutto alle Pmi. È ciò che serve all'Europa in questo momento" ha scandito il commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane, Gunther Oettinger. La rivoluzione digitale però ha bisogno di nuove competenze e Bruxelles sta già preparando il terreno annunciando l'intenzione di voler avviare un progetto pilota per dare a circa 6.000 giovani laureati l'opportunità di svolgere un'esperienza lavorativa digitale nel periodo 2018-2020. Si tratterà di tirocini retribuiti della durata di 4-5 mesi, indirizzati a studenti di tutte le discipline. E per i giovani si aprono nuove porte verso il mercato del lavoro.

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