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Ricerca: idee in gara per crescere, al via 'Open Accelerator' di Zambon

10 aprile 2017 | 11.37
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Ricerca: idee in gara per crescere, al via 'Open Accelerator' di Zambon

AAA cercasi idee, nel campo delle scienze della vita, meritevoli di essere accompagnate e sostenute nella nascita e nella prima fase della crescita. Un invito rivolto a ricercatori, scienziati e aspiranti imprenditori italiani e internazionali da ZCube, Research Venture del gruppo farmaceutico Zambon, che annuncia l'avvio del secondo programma di accelerazione interamente italiano, 'Open Accelerator'. I partecipati seguiranno un percorso in 12 tappe che porterà alla selezione dei progetti meritevoli di ricevere un primissimo investimento (seed), fino a un massimo di 100 mila euro a progetto (Video).

La 'call for ideas' sarà aperta fino al 16 luglio 2017 e riguarda 4 macro aree d'interesse: Drug delivery systems (tecnologie innovative per la somministrazione di farmaci e il rilascio controllato e mirato all'interno dell'organismo); Open source prototyping: medical devices, biomarkers, diagnostics (piattaforme tecnologiche innovative per la prevenzione e diagnosi, quali dispositivi diagnostici professionali e applicazioni biometriche avanzate); Wearables e digital health (dispositivi indossabili che migliorino la qualità di vita dei pazienti e soluzioni tecnologiche rivolte a migliorare i servizi sanitari); Big data (analisi e utilizzo dei dati che consentano la riduzione dei costi sanitari attraverso diagnosi più efficaci).

"ZCube - spiega Elena Zambon, presidente di Zambon - da anni è impegnata nello sviluppare partnership nel campo della ricerca a livello mondiale grazie ad un approccio aperto e relazioni consolidate con ricercatori italiani e stranieri, con centri di eccellenza e università di tutto il mondo. Il programma di Open Accelerator è l'evoluzione di ZCube per dare respiro all'innovazione nel campo della salute, sia essa di stampo scientifico sia digitale, che è il grande agente di cambiamento di molti settori e ancor di più del nostro". Il lancio del programma avviene attraverso il sito Internet http://www.openaccelerator.it/.

Un massimo di 30 progetti meritevoli, sia italiani che internazionali, saranno selezionati e parteciperanno al programma di accelerazione che prevede un percorso formativo dove i giovani ricercatori saranno affiancati da mentors e advisors che includono imprenditori, business angels, venture capitalists e esperti provenienti da aziende di rilievo nei quattro segmenti della call. Il percorso di accelerazione è rivolto a ricercatori e scienziati che hanno l'ambizione di fare ricerca traslazionale e la parte didattica sarà composta dagli elementi base di un modello di business, secondo la consolidata metodologia di business model canvas già adottata dalla National Science Foundation (Nsf) e dai National Institutes of Health (Nih) negli Stati Uniti.

ZCube ha recentemente siglato una partnership con Iab-Italian Angels for Biotech, la prima associazione di business angels esclusivamente dedicata alle scienze della vita, e Innogest, uno dei principali venture capital che opera sia in Italia sia in Europa. Gli esperti di Iab e Innogest, insieme ad altri esperti internazionali, parteciperanno nel ruolo di mentors e advisors del percorso di accelerazione per guidare gli startupper nella definizione del progetto imprenditoriale e sviluppare la loro strategia di accesso al mercato. Alla fine del programma le idee più innovative potrebbero ricevere l'investimento seed fino a 100 mila euro, che rappresenta un importante trampolino di lancio da cui partire per affrontare il mercato.

"Open Accelerator - conclude Elena Zambon - è una 'palestra' in cui ricercatori-imprenditori vengono supportati nella nascita delle loro start-up per prepararsi alla sfida dei venture capital, che finanzieranno le fasi successive del loro futuro. Il nostro acceleratore diventerà sempre più il cuore di Open Zone, il campus scientifico alle porte di Milano dove la scienza ossigena il business, che raduna una community di 600 persone per favorire nuovi progetti e dare 'un'accelerazione' al settore Life Science, che necessita di talenti, competenze consolidate ed energie nuove per crescere e affermare il ruolo del nostro Paese come terreno fertile e luogo ideale per l’innovazione imprenditoriale".

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