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Carta di credito smarrita o rubata? Ecco cosa fare

20 aprile 2017 | 06.52
LETTURA: 4 minuti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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A chiunque può capitare di perdere la propria carta di credito o peggio, essere vittima di un furto e rischiare così di veder prosciugato il proprio conto. Che fare dunque in caso di smarrimento o clonazione della carta? In caso si smarrisca la propria carta di credito, o si abbia anche solo il sospetto che sia stata clonata, è importante intervenire subito. Prima di tutto, suggerisce 'Facile.it', occorre recarsi in filiale o telefonare al numero verde dell'emittente della carta (se il fatto avviene all'estero bisogna ricordarsi di digitare +39 prima del prefisso) e chiederne il blocco. A quel punto la banca dovrà provvedere a renderla inattiva.

Così facendo si viene 'tutelati' nel caso in cui chi ha preso la carta abbia deciso di servirsene in maniera fraudolenta dandosi a spese folli. Secondo quanto previsto dalla legge (d.lgs. n. 11 del 27.01.2010) l'utente che ha subito il furto della carta o la clonazione può rimetterci al massimo 150 euro se tali spese sono state effettuate prima del blocco, mentre quanto speso dopo il blocco deve essere rimborsato dalla banca.

Dal momento in cui il furto o lo smarrimento viene segnalato, decade la responsabilità del titolare per eventuali utilizzi illeciti della carta, quindi non potrà essere perseguito per eventuali reati commessi da chi ha utilizzato la carta. Dopo aver segnalato il furto o lo smarrimento all'emittente, bisogna denunciarlo alle autorità competenti (polizia o carabinieri) entro 48 ore; la copia di tale denuncia, inviata alla banca per raccomandata a/r o consegnata a mano, servirà per poter ottenere eventuali rimborsi delle somme spese illecitamente. Se gli obblighi di comunicazione non vengono adempiuti o se il furto o lo smarrimento è solo simulato, il titolare non avrà alcun rimborso.

In fase di denuncia della perdita della carta all'emittente, si può richiedere una carta sostitutiva, e comunque l'emissione di una nuova carta, che viene emessa dietro pagamento di qualche decina di euro. Il portale suggerisce inoltre alcuni comportamenti da adottare per prevenire inconvenienti. E' buona norma, quando si richiede la carta di credito alla propria banca, richiedere anche il servizio di alert via sms o via email, in modo da essere sempre aggiornati sulle spese effettuate e poter verificare se siano sospette o meno. Inoltre, è bene tenere sempre sotto controllo l'estratto conto delle carte, cartaceo oppure online.

Può aiutare anche fare una fotocopia delle proprie carte di credito e bancomat, in modo da avere sempre i dati sotto mano in caso si debbano comunicare le estremità per bloccarle, e avere sempre con sé il numero da chiamare per le richieste di blocco. Inoltre, va prestata attenzione a dove viene riposta la carta, a non lasciarla incustodita, a non lasciare annotazioni con il proprio numero di pin a disposizione di terzi o nel portafoglio in cui si tiene la carta, a fare attenzione quando si digitano password e pin in fase di prelievo o di pagamento e a non comunicare a terzi le proprie credenziali.

A volte, però, la carta può essere bloccata per azione della banca, o per ragioni di sicurezza o perché il titolare è in rosso con i pagamenti. Solitamente il blocco dovrebbe avvenire previa comunicazione, per evitare di creare situazioni disagevoli, ma non è sempre così. Se il blocco della carta avviene perché la banca sospetta comportamenti fraudolenti da parte del titolare, nel caso in cui tali sospetti non siano verificati, si profila per la banca il reato di diffamazione. Il titolare ha quindi tutto il diritto a richiedere la tempestiva cancellazione della segnalazione di blocco, e dei dati personali in essa contenuti.

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