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Veneto: Manageritalia, dirigenti calano ma crescono donne, il futuro è 'roseo'

12 maggio 2017 | 17.03
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(Fotolia) - Kzenon - Fotolia
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I dirigenti privati nel periodo 2015-2011, secondo gli ultimi dati disponibili Inps, sono in calo in Veneto (-1,9%). Un dato negativo, ancor più se confrontato con il positivo +1,2% a livello nazionale, dove però solo Molise (+8,5%), Lombardia (+5,2%), Lazio (3%) e Trentino Alto Adige (+0,8%) segnano un progresso. Un andamento caratterizzato dalla forte crescita delle donne e da cali contenuti degli uomini: in Italia +17,5% le donne e -1,4% gli uomini, in Veneto +12,2% le donne e -3,4% gli uomini.

Esclusa Treviso (+4,5%), tutte le altre province della regione risultano in calo: Belluno (-10,8%), Venezia (-6,6%), Rovigo (-5,9%), Verona (-3%), Padova (-2,5%). Verona è la provincia a maggior trazione femminile (13,5%, 274 donne dirigenti) della regione (12%, 858 donne dirigenti), seguita da Venezia (12%). Certo una femminilizzazione ben sotto la media nazionale (16%) e inferiore a quella di alcune grandi città italiane come Roma (21,8%; 3.768), Milano (18,6%; 6.749) e Torino (14,8%; 962) e Bologna (13,6%).

Come a livello nazionale, ma in Veneto ancor più, il calo continua nell’industria, mentre c’è un aumento nei servizi (2015-2014: Noleggio, agenzie viaggi e servizi alle imprese 5,2%; Commercio +4%, Altre attività di servizi 3,4 %).

(Adnkronos) - In prospettiva, comunque, i dirigenti privati sono in aumento, come emerge dai dati del 2016 (+3%) e dei primi mesi del 2017 (+1%) di Manageritalia. Aumento, confermato anche per i prossimi anni, dallo scenario al 2020 presentato recentemente da CFMT, il Centro Formazione Management del Terziario di Confcommercio e Manageritalia. Nelle previsioni si legge infatti che il fabbisogno di manager crescerà spinto dalla maggiore complessità dell’organizzazione digitale e dai nuovi business. Tre le risorse dei manager per essere protagonisti nel digitale: le competenze relazionali e negoziali, la capacità di visione e di anticipazione, la condivisione e il trasferimento del know how, più che il suo possesso.

"A livello nazionale e locale – dice Lucio Fochesato, da poco nominato presidente di Manageritalia Veneto – Manageritalia vuole aumentare l’impegno futuro per portare con più incisività il contributo dei manager per lo sviluppo e l’occupazione. L’economia deve oggi cambiare organizzazione e modelli di business sfruttando le potenzialità del digitale per arrivare ad una vera economia 4.0".

(Adnkronos) - "In tutto questo i manager hanno un ruolo determinante, anche nelle tante Pmi ancora oggi poco managerializzate che per competere dovranno inserire dirigenti e abbracciare il digitale come vera leva organizzativa e competitiva. Noi, anche con il nostro centro di formazione (CFMT), stiamo lavorando da anni per preparare i manager a questo loro nuovo ruolo per cambiare e innovare i modelli di business. Adesso la palla passa anche agli imprenditori che, soprattutto nelle tante Pmi familiari, devono capire e sfruttare l’apporto di validi manager esterni alla famiglia per diventare competitive e crescere", spiega.

"In questo un forte aiuto lo possono avere anche dal nostro contratto dirigenti del terziario che, recentemente rinnovato, offre la massima flessibilità per introdurre in modo appetibile validi manager esterni instaurando un rapporto proficuo basato su obiettivi e risultati raggiunti. Non debbono esserci più remore a lavorare davvero tutti insieme per creare un solido sviluppo mettendo la managerialità tra le leve principali per farlo davvero", conclude.

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