Un budget da un milione di euro per sostenere l'apertura di imprese agricole di giovani agricoltori. In Liguria c'è tempo fino al 31 luglio per presentare le domande per ottenere i finanziamenti del bando, approvato a maggio scorso dalla Regione, nell'ambito del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, come si legge su finanziamentistartup.eu.
"Il bando ha alcune novità rispetto al passato - spiega all'Adnkronos l'assessore all'Agricoltura della Liguria Stefano Mai - In base a come era precedentemente configurato, il Psr dava priorità al ricambio generazionale: ad esempio poteva partecipare un giovane per il passaggio dell'azienda da nonno a nipote; riguardava aziende già avviate o che venivano comprate".
"Noi abbiamo chiesto una modifica alla Commissione Ue per agevolare il percorso anche per chi parte da zero - prosegue - affinché potesse aprire un'azienda propria anche un giovane senza risorse sufficienti per farlo e al quale l'impresa non veniva passata dai genitori". "A febbraio scorso abbiamo ottenuto l'approvazione dalla Commissione Ue quindi questo bando prevede che possa partecipare un giovane munito, esclusivamente, di un terreno - osserva Mai - Non serve più che l'azienda sia avviata, basta un terreno e un progetto triennale".
Il bando, che si è aperto l'1 giugno, è rivolto ai "giovani agricoltori" di età non superiore a quaranta anni al momento della presentazione della domanda. I finanziamenti possono variare da un minimo di 18 a un massimo di 34mila euro.
Il precedente bando ha avuto successo. "Nonostante i criteri fossero ancora restrittivi, abbiamo ricevuto 199 domande, un ottimo risultato - commenta Mai - Speriamo in un buon riscontro anche per questo nuovo bando".
"Nella nostra Regione abbiamo un grande patrimonio boschivo, campagne abbandonate che vogliamo recuperare per aiutare i giovani a trovare lavoro - sottolinea - Stiamo studiando nuove norme per agevolare il recupero dei terreni abbandonati e snellire le procedure: facilitare questo recupero non significa solo agevolare le nuove giovani aziende, ma anche lottare contro il dissesto idrogeologico".