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Banche venete, da governo salvataggio da 6 miliardi. Nuovo istituto in vendita a 1 euro

19 giugno 2017 | 20.41
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(Fotogramma)
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Il salvataggio delle banche venete passa dall'intervento pubblico: lo schema allo studio di Via XX Settembre prevede una 'bad bank' del governo che consentirà di 'ripulire' i bilanci dei due istituti. Un'operazione "con l'impiego di 5-6 miliardi" da parte del governo, secondo fonti dell'Adnkronos, che porterà alla nascita di una Nuova banca. L'istituto che nascerà dalle ceneri di Vicenza e Veneto "sarà messo in vendita al prezzo simbolico di un euro", come già accaduto con le recenti 'good bank'. Il piano sarà definito in settimana: "il prossimo weekend è quello decisivo", assicurano i ben informati.

La soluzione che si sta delineando è quella è che ha portato al salvataggio di Etruria, Chieri, Marche e Ferrara. Da un lato verrà costituita una 'good bank' "che verrà ceduta al prezzo simbolico, ma in presenza - assicura un'altra fonte - di un piano solido che assicuri stabilità per il futuro"; dall'altro "si sta studiando la soluzione per consentire al Tesoro di garantire i 5-6 miliardi di euro necessari a gestire gli asset che non verranno conferiti nella nuova banca, a partire dagli Npl".

Sono 9 miliardi i crediti in sofferenza dai libri di Vicenza e Veneto che 'resteranno' allo Stato e questo fronte "si cerca una formula che possa ottenere il via libera Ue senza configurare l'aiuto di Stato. I contatti - assicurano - sono costanti e l'ottimismo prevale", anche se resta il rischio che scatti il burden sharing, che colpisce azionisti e creditori non privilegiati, innescando il meccanismo che ha portato a dover rimborsare i risparmiatori delle quattro banche. "Si lavora per ridurre al minimo l'impatto".

Il salvataggio pubblico è in fondo una strada obbligata. Se solo lo scorso anno 'risanare' i due istituti è costato tre miliardi di euro alle banche in Atlante, ora il fondo non parteciperà alla prossima ricapitalizzazione. I tempi ristretti riducono le chance che soggetti esteri possano mostrarsi interessati all'operazione anche se il Tesoro ha affidato alla banca d'affari Rothschild, in qualità di advisor, la ricerca di investitori privati.

Se l'intervento pubblico dovrà essere nel rispetto delle regole europee, resta il nodo di chi acquisterà la nuova banca a un euro. Unicredit non sembra intenzionata a far parte della partita, il gruppo Intesa Sanpaolo appare il più accreditato anche se non mancano perplessità all'interno. Difficile ipotizzare l'interesse di altri istituti se non si guarda all'estero.

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