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Imprese, Alfano a Bari per promuovere internazionalizzazione

19 giugno 2017 | 13.46
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Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano (Fotogramma)
Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano (Fotogramma)

Otto miliardi di euro di esportazioni nel 2016, seconda regione esportatrice del Sud Italia: è la Puglia la nuova tappa del tour 'La Farnesina incontra le imprese', il percorso ideato dal ministero degli Affari Esteri per far conoscere meglio alle aziende italiane gli strumenti di diplomazia economica che la Farnesina e la rete diplomatica e consolare nel mondo possono mettere al loro servizio per favorire l'internazionalizzazione.

Dopo Torino, Udine, Napoli, Firenze, Padova, Treviso il ministro degli Esteri Angelino Alfano è atteso a Bari venerdì 23 giugno alle 10.30 nella Sala Convegni della Camera di Commercio per incontrare le imprese ed illustrare le modalità con cui la Farnesina può assistere le imprese italiane, interpretando le tendenze geopolitiche, orientando gli operatori e fornendo loro sostegno istituzionale sui mercati esteri. Ad aprire i lavori sarà Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari. In agenda, oltre all'intervento del capo della diplomazia italiana, anche le testimonianze di imprese pugliesi con esperienza internazionale. L'80% degli operatori che partecipano all'evento è della provincia di Bari. Inoltre per il 25% dei partecipanti, quindi per 1 impresa su 4 quattro, oltre il 50% del fatturato è rappresentato dalle esportazioni.

Se il messaggio del ministro sarà quello di sottolineare come ambasciate e i consolati del Belpaese nel mondo siano 'la casa' delle aziende italiane all’estero, la richiesta del mondo dell'imprenditoria che vuole crescere oltreconfine è quella di accrescere le occasioni di incontro con i buyers esteri. Le aziende pugliesi chiederanno anche più formazione per competere sui mercati internazionali e contributi per partecipare alle fiere all'estero.

I numeri confermano che la collaborazione con la rete consolare può portare benefici: secondo un rapporto Prometeia le gare ed i contratti aggiudicati ad aziende italiane che hanno ricevuto il sostegno della rete diplomatico-consolare hanno prodotto oltre l’1% del pil, gettito fiscale pari a 6,7 miliardi di euro e 234mila posti di lavoro. Lo studio ha poi confermato che la Farnesina e la sua rete di oltre 200 Ambasciate e Consolati in 126 Paesi assistono soprattutto le piccole e medie imprese, essendo il 61% le pmi che hanno firmato un contratto o vinto una gara grazie al sostegno del Maeci e della sua rete estera.

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