Scadenze non rispettate e tributi non pagati, cosa fare per mettersi in regola? I contribuenti che devono regolarizzare versamenti di imposte omessi o carenti e altre irregolarità fiscali possono contare sul Ravvedimento annuale, lo strumento dell'Agenzia delle Entrate che consente di pagare l'imposta dovuta e i relativi interessi beneficiando di una sanzione ridotta.
C'è tempo fino al 30 giugno per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati o effettuati in misura insufficiente entro il 16 giugno 2016, con maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un ottavo del minimo. Tale ravvedimento riguarda dipendenti, pensionati, persone fisiche non titolari di partita Iva, collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori occasionali che devono ancora versare Irpef e addizionali.
Il pagamento va effettuato tramite il modello F24 con modalità telematiche, direttamente (utilizzando i servizi "F24 web" o "F24 online" dell'Agenzia delle Entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel oppure attraverso l'home banking del proprio istituto di credito) oppure tramite intermediario abilitato.
I non titolari di partita IVA potranno effettuare il versamento con modello F24 cartaceo presso Banche, Poste Italiane e agenti della riscossione purché non utilizzino crediti tributari o contributivi in compensazione, oppure quando devono pagare F24 precompilati dall'ente impositore.
I codici tributo da utilizzare sono: 1989- Interessi sul ravvedimento - Irpef, 1994- Interessi sul ravvedimento - Addizionale regionale, 1998- Interessi sul ravvedimento - Addizionale Comunale all'Irpef - Autotassazione, 8901- Sanzione pecuniaria Irpef, 8902- Sanzione pecuniaria addizionale regionale Irpef, 8926- Sanzione pecuniaria addizionale comunale Irpef.