La crisi delle banche venete Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza costerà in totale 42,5 miliardi di euro alla collettività. La stima è del Codacons che spiega come "i 118.994 soci di Bpvi e gli 87.502 di Veneto Banca hanno subito il deprezzamento delle proprie azioni per complessivi 10 miliardi di euro, cui si aggiungono ulteriori perdite negli ultimi anni per quasi 9 miliardi di euro e aumenti di capitale per 6,5 miliardi".
"A tali cifre si aggiungono i costi del salvataggio di Stato varato ieri dal Governo, - prosegue Codacons - che mobiliterà 17 miliardi di euro portando il conto complessivo della crisi delle banche venete a sfiorare i 42,5 miliardi di euro".
"La gestione scriteriata delle banche venete viene addossata alla collettività, con i cittadini che, ancora una volta, pagheranno il conto della crisi degli istituti di credito - spiega il presidente Carlo Rienzi - un maxi-esborso che intacca le tasche non solo di azionisti e obbligazionisti delle due banche venete, ma dell’intera collettività attraverso risorse pubbliche che vengono distratte in favore dei salvataggi di Stato".