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Edison: Stangalino, ecco perché centrale Pizzighettone è modello eccellenza

28 giugno 2017 | 18.14
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(Foto Edison)
(Foto Edison)

La caratteristica tecnica principale di questo impianto è che non sottende il fiume. Sottendere il fiume in termine tecnico significa che il fiume non esce dall’alveo per molti tratti. In questo caso noi prendiamo la potenza dell’acqua, la immettiamo dentro le nostre turbine e dopo 50 metri il fiume Adda ritorna nel suo alveo. …..” Così Marco Stangalino, direttore Idroelettrico e Sviluppo rinnovabili di Edison spiega che cos’è che fa della nuova centrale idroelettrica di Pizzighettone inaugurata oggi un modello di eccellenza dal punto di vista tecnologico e ambientale. (VIDEO)

Da un punto di vista ambientale, sottolinea Stangalino, si tratta del "massimo che la tecnologia moderna può fare per evitare grandi impatti ambientali all'interno del fiume, pur utilizzando la sua forza idroelettrica". Altra cosa innovativa, poi, è che "la centrale è completamente interrata e non si vede, dal momento che tutte le turbine sono state costruite sotto terra". Per questo "è stato fatto uno scavo di 30 metri di profondità".

Inoltre "è stata ripristinata la traversa, risalente a 60 anni fa: l'abbiamo rimessa a posto, mentre dall'altra parte della sponda abbiamo costruito una 'scala pesci' che ripristina la continuità fluviale della parte ittica, di fatto rimasta interrotta da 60 anni". Vuol dire che "da più di 60 anni i pesci non potevano risalire il fiume, mentre attraverso questo sistema adesso lo possono fare".

Durante i lavori, infine, l'ambiente ha riservato anche delle sorprese: "La sorpresa più grande - rivela Stangalino - è che durante gli scavi abbiamo trovato una bomba da 400 chili di tritolo, risalente alla Seconda guerra mondiale; si tratta di una delle armi più potenti che gli alleati avevano lanciato dagli aerei per distruggere il ponte ferroviario che sorge nelle vicinanze dell'impianto". La bomba "è stata disinnescata, ci sono voluti tre mesi, tra autorizzazioni e attività di disinnesco, e al termine è stata fatta brillare in una cava nella provincia di Cremona".

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