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Istat, aumenta la pressione fiscale nel primo trimestre

30 giugno 2017 | 10.20
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(Fotogramma)
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Nel primo trimestre 2017 la pressione fiscale è stata pari al 38,9%, segnando un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica l'Istat.

Nel primo trimestre il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto dello 0,8%, segnala ancora l'Istat, precisando che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,3%. Di conseguenza, spiega l'istituto, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all’8,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. E quindi poiché il deflatore implicito dei consumi delle famiglie è aumentato in termini congiunturali dello 0,7%, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto dello 0,8%.

Nel primo trimestre dell'anno, inoltre, l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 4,3%, risultando inferiore di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2016 (4,9%).

Il saldo primario (indebitamento/accreditamento al netto degli interessi passivi) nel primo trimestre 2017 è risultato negativo per 2.498 milioni di euro (-5.656 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2016). Il saldo corrente (risparmio) nel primo trimestre 2017 è risultato negativo per 7.096 milioni di euro (-8.751 nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). L’incidenza sul Pil è stata del -1,7%, a fronte del -2,2% nel primo trimestre del 2016.

Le uscite totali nel primo trimestre 2017 sono aumentate dello 0,8% rispetto al corrispondente trimestre del 2016. La loro incidenza sul Pil è diminuita in termini tendenziali di 0,3 punti percentuali, scendendo al 47,3%. Nel primo trimestre 2017 l’incidenza sul Pil delle uscite totali al netto degli interessi è stata pari al 43,6%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2016

Le uscite correnti hanno registrato, nel primo trimestre 2017, un aumento tendenziale dello 0,9%, risultante da una crescita dei redditi da lavoro dipendente (+0,5%), dei consumi intermedi (+0,7%), delle prestazioni sociali in denaro (+1,4%) e degli interessi passivi (8,6%) e da un calo delle altre uscite correnti (-3,4%). Le uscite in conto capitale sono diminuite dell’1,6% in termini tendenziali; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 3,8% e le altre uscite in conto capitale sono aumentate del 3,2%.

Le entrate totali nel primo trimestre 2017, prosegue l'istituto di statistica, sono aumentate in termini tendenziali del 2,0% e la loro incidenza sul Pil è stata del 43%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2016.

Le entrate correnti nel primo trimestre 2017 sono aumentate, in termini tendenziali, del 2,0%; si sono registrati incrementi delle imposte dirette (+1,8%), delle imposte indirette (+3,1%), dei contributi sociali (+1,0%) e delle altre entrate correnti (0,7%). In particolare, nel trimestre, sono state registrate come imposte indirette (nello specifico “altre imposte sulla produzione”) le risorse affluite dal sistema bancario italiano al Fondo Nazionale di Risoluzione (pari a circa 1,5 miliardi di euro). In aumento, conclude l'Istat, sono risultate anche le entrate in conto capitale (+12,3%).

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