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Sardegna, 5 milioni per startup e nuove imprese

01 luglio 2017 | 07.19
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(Fotogramma)
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Cinque milioni di euro, nell'ambito della programmazione del Por Fesr 2014-2020 (Asse III), stanziati dalla Sardegna, su proposta dell'assessore alla Programmazione e al Bilancio Raffaele Paci, per startup e imprese innovative. La Regione continua a puntare sull'innovazione. Una strada già intrapresa con la Strategia di specializzazione intelligente, nell'ambito della più ampia strategia europea 2020.

I fondi si inquadrano, spiega all'Adnkronos Paci, nell'ambito di una "politica generale che la Sardegna sta portando avanti da diversi anni perché possa diventare luogo ideale per la nascita di nuove imprese innovative. I dati ci danno ragione: la Sardegna è tra le regioni più avanti dal punto di vista del numero di startup innovative, sia per la capacità di attrarre venture capital, sia per l'ecosistema fatto da università, regione, grandi imprese. Un sistema che fa sì che possano nascere tante piccole imprese e startup".

"Stiamo cercando di supportare questa filiera, dalla definizione dell'idea imprenditoriale per proseguire con il consolidamento dell'idea e la validazione del prodotto e mercato", continua l'assessore. Un milione è destinato agli aiuti alle startup già nate, tre alle nuove imprese innovative e un milione al programma 'Entrepreneurship and Back' per i giovani che dopo un’esperienza imprenditoriale all’estero hanno deciso di tornare in Sardegna e realizzare la loro idea imprenditoriale.

Il milione per le startup si aggiunge ai 2 milioni e mezzo già stanziati sull’Asse I e destinati esclusivamente alle startup del sociale: prevede un finanziamento fra 50 e 100mila euro per le startup che, in qualunque settore, si dimostrano innovative nel prodotto, nel processo produttivo o nell’orientamento rispetto al mercato. Per questo bando è in corso la fase di valutazione delle domande e, una volta esauriti i fondi, potrà essere rifinanziato.

Per quanto riguarda i tre milioni destinati alle nuove imprese innovative, il bando uscirà a breve, probabilmente prima della pausa estiva. L'avviso legato al programma 'Entrepreneurship and Back' è atteso invece dopo l'estate. L'information technology è sicuramente tra i settori di punta per le nuove realtà imprenditoriali. "In Sardegna è una realtà fortemente consolidata che ruota intorno al Centro pubblico di Ricerca, che fu fondato da Rubbia e che funziona da attrattore", prosegue l'assessore Paci.

Basti pensare poi che grandi imprese hanno deciso di investire proprio sull'isola: è il caso di Huawei, gigante dell'alta tecnologia che ha scelto di sbarcare a Pula con il suo Joint Innovation Center.

Non solo. Quello dell'information technology è un "settore trasversale - osserva Paci - Ci sono settori tradizionali in cui l'alta tecnologia diventa fondamentale, basti pensare all'agricoltura di precisione, alla conservazione del cibo, al turismo dove vengono sempre più usate le tecnologie e le app per dare nuovi servizi alle imprese". Su questa strada anche "piccole imprese che nascono in un'isola periferica, come può essere la Sardegna, possono affermarsi sui mercati internazionali".

L'idea poi di incentivare i giovani che, dopo un’esperienza imprenditoriale all’estero, hanno deciso di tornare in Sardegna, nasce dopo l'esperienza del programma 'Master and back' per giovani laureati e corsi di specializzazione all'estero. "Spesso i giovani - sottolinea Paci - andavano fuori, si specializzavano e restavano lì oppure tornavano e cercavano lavoro dipendente. Abbiamo ideato questo programma dove l'idea è insegnare, attraverso periodi all'estero in contatto con le migliori realtà, a sviluppare una propria idea imprenditoriale e accompagnarli una volta tornati qui".

Oltre a questi bandi in uscita, già altre azioni sono finalizzate a imprese innovative. "Abbiamo chiuso il bando da 25 mln di euro per l'innovazione tecnologica all'interno di imprese già consolidate e abbiamo ricevuto oltre 110 domande - ha concluso l'assessore - Abbiamo inoltre aperto un Fondo di venture capital da 10 mln di euro: se c'è un investitore privato che vuole investire su un'impresa noi siamo pronti a raddoppiare la possibilità di investimento".

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