"L’economia italiana ha nettamente accelerato nell’ultimo anno. Nel complesso del 2017 la crescita dovrebbe essere vicina all’1,5% e proseguire su ritmi simili nel prossimo anno". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenendo al 63esimo congresso di studi amministrativi a Varenna.
"Alle nostre spalle lasciamo i dieci anni peggiori della storia economica del nostro Paese in tempo di pace" ha sottolineato, facendo presente che "per la domanda interna e per l'occupazione le conseguenze della doppia recessione che abbiamo attraversato sono state più gravi di quelle della Grande Depressione degli anni Trenta del Novecento".
"La nostra economia deve assolutamente tornare su un sentiero stabile di crescita elevata" ha detto Visco. "Per questo - ha rimarcato - deve proseguire con continuità̀ e coerenza il percorso di riforma avviato nell’ultimo quinquennio. Un miglioramento del potenziale di sviluppo dell’economia consentirà̀ anche di accelerare la riduzione dell’incidenza del debito pubblico sul Pil" ha affermato Visco.
"Il dibattito in Italia - ha evidenziato - si concentra spesso sui vincoli posti alla politica di bilancio dalle regole europee ma, in realtà̀, i vincoli più̀ stringenti provengono dall’alto livello del debito pubblico in rapporto a un prodotto che stenta a crescere a un ritmo soddisfacente".
"La forte esposizione alla volatilità dei mercati e il freno alla crescita che ne derivano - ha sottolineato Visco - non ci consentono di posticipare ulteriormente la riduzione del debito". Di qui l'avvertimento a "non ripetere gli errori del passato".