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Innovazione: Gattei (Eni), prossima rivoluzione economica coinvolgerà AI

28 settembre 2017 | 18.58
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Innovazione: Gattei (Eni), prossima rivoluzione economica coinvolgerà AI

"La prossima rivoluzione economica passerà dal matrimonio tra intelligenza umana e intelligenza artificiale". Ne è convinto Francesco Gattei, responsabile per gli scenari e le operazioni strategiche di Eni, che durante la seconda giornata del SingularityU Italy Summit ha parlato delle rivoluzioni industriali ed energetiche del passato e del futuro. "Dopo millenni di crescita dello 0,1% - racconta Gattei - negli ultimi duecento anni la popolazione umana ha cominciato un percorso di crescita esponenziale. Il motivo? Secondo l'economista russo Kondratiev "una straordinaria combinazione tra un motore, il mercato capitalistico, e un carburante estremamente performante, l'energia ad alta densità".

Tramite questi accoppiamenti, Kondratiev ha descritto cinque cicli economici cinquantennali, le "onde" che prendono il suo nome, delimitate dal cambiamento del sistema energetico: dai cavalli, alle macchine a vapore, sino all'ultima innovazione, la scoperta del microchip. Quale sarà la prossima rivoluzione economica? E come faremo ad alimentarla? "L'intelligenza artificiale - spiega Gattei - sarà responsabile della prossima rivoluzione economica e industriale. Affidando all'Ai la componente pesante del pensiero, l'uomo sarà libero di creare: la macchina aiuta l'essere umano con i calcoli e i pensieri complessi, e lascia a noi la fantasia e le relazioni umane".

Per trovare l'alimentazione adatta a questo cambiamento, Gattei analizza gli sviluppi dell'energia umana, che si è evoluta in due direzioni: densità e intensità. "I combustibili a maggior densità di energia - spiega Gattei - sono quelli fossili. Ma è una densità dovuta alla lunga 'cottura' del legno effettuata dalla natura nel corso dei millenni. Non bisogna abusare dei combustibili fossili per non alterare l'equilibrio del pianeta, ma al momento hanno una densità non replicabile artificialmente".

Avere maggiore densità energetica e maggiore densità di potenza, ovvero più intensità, significa, continua Gattei, "avere più energia trasportabile in minor tempo e in minor spazio, perciò più energia con meno impatto sull'ambiente e sul territorio".

La sviluppo energetico dovrà andare in questa direzione, e l'energia del futuro dovrà comportarsi "come un atleta di triathlon: deve essere a portata di mano per tutti, deve essere densa, e deve essere a basso tenore di carbonio". Due sono i campi che, secondo Gattei, dovranno esplorare e trovare questa nuova energia: l'economia e la tecnologia. "Si tratta di un cambiamento molto lungo - afferma Gattei - ciò che è certo è che la densità della nuova forma di energia sarà almeno 100 volte maggiore rispetto all'energia di adesso. È certo anche che ci sarà un passaggio dal carbone al gas, perché questo ha maggiore densità e metà del contenuto di carbonio".

L'apporto di Eni è triplice: "Stiamo lavorando - conclude Gattei - per pulire l'energia dall'impronta di carbonio, per supportare l'uso del gas rispetto al carbone e per migliorare la densità energetica e lo stoccaggio delle fonti rinnovabili. Comunque, al di là della forma dell'energia del futuro, potremo sempre contare su una delle macchine più efficiente: il nostro cervello, che ha una densità di potenza di 30 watt per kg, 100mila volte superiore rispetto a quella del sole".

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