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Bankitalia, Visco "è al suo posto": nessun passo indietro

21 ottobre 2017 | 17.11
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La nomina del Governatore di Bankitalia arriverà al termine di un percorso "rigoroso" nel "pieno rispetto delle prerogative e dell'autonomia" dell'Istituzione. Una linea, questa, "assolutamente condivisa al Quirinale e a Palazzo Chigi". Sono parole ferme, ben scandite, quelle che autorevoli fonti utilizzano per descrivere i contatti di queste ore, al massimo livello, fra le istituzioni chiamate a decidere. In questo scenario, l'ipotesi di una conferma dell'attuale numero uno di Via Nazionale, Ignazio Visco, "resta l'opzione più probabile".

Anche se è sempre possibile che la scelta del Cdm possa essere quella di prospettare al Capo dello Stato una terna di nomi, che comprenda lo stesso Visco e altre due soluzioni interne, il direttore generale Salvatore Rossi e il vice direttore generale Fabio Panetta. In un caso o nell'altro, il Governatore prenderà atto della decisione. L'ipotesi di un passo indietro di Visco sembra invece da escludere. Non è un uomo che è abituato a puntare i piedi, ma neanche incline a farsi da parte senza far valere le proprie ragioni. "Il Governatore è al suo posto e tutto è nelle mani di chi deve fare la scelta", sintetizzano parlando con l'Adnkronos fonti di Bankitalia.

De resto, prima della inattesa mozione del Pd, il dossier era stato già affrontato e sostanzialmente chiuso. Ovviamente, gli sviluppi degli ultimi giorni non possono essere ignorati. Ma, evidenziano diverse fonti, "non può essere una mozione parlamentare a decidere". Soprattutto, si ragiona, la scelta del Governatore per i prossimi sei anni non andrebbe sovrapposta al giudizio sull'operato della Vigilanza, che è affidato alla Commissione di inchiesta parlamentare, la sede in cui il confronto dovrà svolgersi, con Bankitalia che si dice "pronta a un ruolo collaborativo ma attivo, cogliendo l'opportunità di spiegare il proprio operato 'per carte'".

Nella partita si intrecciano temi di metodo e di merito. Ci si chiede se il giudizio sulla vigilanza possa basarsi su dinamiche politiche e se, ancora, possa essere personalizzato il giudizio sulla Vigilanza in una Banca d'Italia a guida collegiale, con l'intero Direttorio responsabile di tutte le decisioni che hanno una rilevanza esterna. Il nodo forse principale è quello che riguarda il fulcro della mozione del Pd. Ovvero, se sia corretto condizionare la procedura di nomina del Governatore allo stesso giudizio sulla Vigilanza. In Via Nazionale si sostiene chiaramente che sia fuori luogo la personalizzazione dell'intera vicenda e che sia inappropriato e incoerente non aspettare che sia la Commissione di Inchiesta ad esprimersi sull'operato della Vigilanza. Tanto più che ci sarebbero documenti, finora non resi pubblici, da cui emergerebbero responsabilità e circostanze in grado di attestare il comportamento corretto delle strutture della banca centrale.

Di questi temi, potrebbe parlare presto direttamente lo stesso Visco. E' possibile che il Governatore possa accennare qualcosa in un saluto che lunedì, alla presenza del Direttorio, porterà ad un evento interno, il trentennale di lavoro di un gruppo di dipendenti. Mentre c'è già grande attesa per l'intervento che il Governatore terrà il 31 ottobre, alla Giornata Mondiale del Risparmio.

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