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In pensione a 67 anni, la partita resta aperta

02 novembre 2017 | 19.37
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Nessun dietrofront sul meccanismo dell'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita ma via a un tavolo per esentare dall'automatismo le categorie di lavori gravosi. E' il risultato dell'incontro di oggi a palazzo Chigi tra governo e sindacati sull'aumento dell'età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019. Intanto sono già stati presentati emendamenti bipartisan al decreto fiscale che prevedono il rinvio del decreto direttoriale sull'innalzamento dell'età pensionabile. La partita dunque resta aperta e il confronto va avanti.

IL GOVERNO - "Il principio dell'adeguamento dell'età alle aspettative di vita resta confermato in quanto considerato pilastro del meccanismo previdenziale e insieme ai sindacati abbiamo stabilito un tavolo tecnico che sarà anche politico sulla possibilità di distaccare le categorie assoggettate a lavori gravosi dal meccanismo automatico di regolazione", ha spiegato Padoan.

Nel tavolo tecnico ''si considererà la possibilità di modificare i meccanismi che determinano la cadenza dell'età pensionabile, sotto il vincolo che le eventuali modifiche non intacchino la sostenibilità del sistema previdenziale, che è il pilastro fondamentale della sostenibilità finanziaria'', ha sottolineato il ministro dell'Economia. "Abbiamo concordato - ha aggiunto - che, nel tavolo tecnico, si concorderà la possibilità di moderare i meccanismi di cadenza dell'adeguamento dell'età pensionabile''.

A quanto si apprende, il premier Paolo Gentiloni avrebbe spiegato ai sindacati la posizione del governo: "La premessa è non superare i principi generali della norma sull'aspettativa di vita. Quei principi rimangono validi e non possono essere messi in discussione per la credibilità internazionale del paese". "Possiamo però discutere con le parti sociali di situazioni specifiche eventualmente da correggere per sottrarre alcune categorie all'automatismo in ragione della gravosità di alcuni mestieri individuando queste fasce di lavoro, con la sostenibilità economica", ha proseguito.

"L'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita non è una decisione di questa legge di bilancio. E' una norma varata dai governi precedenti che è già stata attuata due volte in questi anni. Il Parlamento è naturalmente sovrano ma noi non escludiamo che si possa correggere qualcosa in un tavolo tecnico di confronto con le parti sociali", avrebbe detto Gentiloni disegnando il percorso che potrebbe portare ad una rivisitazione dell'aumento automatico dell'età pensionabile legato all'aumento delle speranze di vita.

"Possiamo discutere subito di misure che riguardano categorie specifiche e casi particolari, individuando i lavori più gravosi e ragionare anche sui metodi di calcolo dell'aspettativa di vita", ha detto ancora ribadendo: "credo sia nell'interesse del Governo e dell'importanza del dialogo sociale individuare insieme queste fasce in un tavolo comune con il sindacato", ha concluso.

I SINDACATI - Il leader Cgil Susanna Camusso, al termine della riunione, ha annunciato che il nuovo incontro con il governo è stato fissato per il 13 novembre. Un incontro tecnico ma anche politico, ha sottolineato, "in cui si conosceranno le cifre concrete e le intenzioni reali. Verificheremo cioè se ci sarà una vera disponibilità a cambiare i meccanismi sull'aspettativa di vita oppure no e se ci sarà bisogno di scegliere altre strade per ottenere risposte anche su altri temi", ha detto confermando come il tavolo di confronto "non ferma comunque l'iniziativa sindacale".

Il segretario della Uil Carmelo Barbagallo ha spiegato che il ministro Padoan sul tema delle pensioni ''ha posto dei paletti tutti da verificare''. Il leader del sindacato ha detto di capire l'esigenza del governo di rispondere all'Europa ''ma noi - ha sottolineato - abbiamo l'esigenza di dare risposte ai nostri rappresentanti''. ''Dobbiamo esplorare fino in fondo il terreno'' di confronto con il governo, ''per vedere se riusciamo a trovare una sintesi'', ha aggiunto il segretario.

Per il segretario della Cisl Anna Maria Furlan individuare un meccanismo ad hoc per adeguare l'età pensionabile all'aspettativa di vita per i lavori gravosi è l'obiettivo da raggiungere nell'incontro che si terrà con il governo il prossimo 13 novembre. ''Ce la metteremo tutta'' per trovare una soluzione, partendo dal presupposto che ''ci sono lavori assai gravosi e pericolosi, per cui l'aspettativa di vita è molto più bassa della media Istat''.

Trovare una soluzione, per queste categorie, ''fa parte dell'intesa che avevamo fatto con il governo'', ricorda Furlan. ''Oggi si tratta di trasformarla in proposte e inserirla nel percorso della legge finanziaria''. Il segretario precisa, infine, che ''nessuno ha mai chiesto di togliere l'aspettativa di vita''; si chiede invece di individuare ''con dati scientifici alla mano il meccanismo, che deve essere molto diverso'' per i lavori gravosi.

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