Nessuna pregiudiziale sulle nuove regole allo studio della Bce sui crediti deteriorati, l’importante, però è che al sistema bancario italiano vengano dati i tempi necessari per metabolizzare e applicare le nuove norme. E quanto sottolinea Fabrizio Togni direttore generale Bper Banca a margine del convegno ‘Agricoltura in evoluzione: problemi e opportunità’ promosso dalla Cassa di Risparmio di Saluzzo (Gruppo Bper).
"Definire dei tempi limite per la metabolizzazione, l’ammortamento degli Npl alla luce di quella che è stata l’esperienza degli ultimi anni può avere un senso - osserva - il problema è che questo non può avvenire d’emblee, ma necessita almeno per quanto riguarda le banche italiane in generale, di tempi di realizzazione. Dunque - sottolinea - nessuna negatività rispetto al concetto ma bisogna avere il tempo per adottare i nuovi provvedimenti".
Quanto agli impatti le nuove norme su Npl, Togni, è fiducioso che non saranno negativi. "Per quanto riguarda le famiglie e i privati non ritengo ci saranno impatti negativi - precisa - e anche sulle imprese credo non ci saranno impatti particolari. Quello che oggi sfugge, infatti, o ci cui si parla troppo poco, è che siamo in un momento particolarmente favorevole per le imprese per investire e anche dal punto di vista del credito perché c’è grande liquidità e i tassi sono particolarmente bassi".
"Per la verità - prosegue Togni - da un anno e mezzo a questa parte le imprese hanno ricominciato a fare investimenti e la crisi degli ultimi anni ha reso le aziende molto più consapevoli anche dal punto di vista finanziario. Oggi assistiamo a una tendenza molto maggiore da parte delle imprese ad autofinanziarsi, a non ricorrere esclusivamente al canale bancario come forma di finanziamento e questo non lo riteniamo negativo anzi è sintomo una crescita dal punto di vista della cultura finanziaria delle imprese".