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Povertà

Reddito inclusione, arriva l'assegno

27 gennaio 2018 | 17.22
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(Fotogramma)
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Sono partiti il 27 gennaio i pagamenti del Reddito di inclusione. La misura di contrasto alla povertà è prevista dal decreto legislativo n.147 del 15 settembre 2017. Il sussidio nazionale, che sostituisce il sostegno per l'inclusione attiva (Sia), si compone di due parti: un beneficio economico, erogato su dodici mensilità attraverso una Carta di pagamento elettronica, e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.

DESTINATARI - Possono accedere alla misura: i cittadini italiani e comunitari; i familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente; cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo; titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria) che siano residenti in Italia da almeno due anni;

REQUISITI ECONOMICI - Il sostegno economico sarà riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a specifici ''requisiti relativi alla situazione economica''. In particolare, il nucleo familiare del richiedente deve avere un valore dell'Isee, in corso di validità, non superiore a 6mila euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;

L'ASSEGNO - L'ammontare dell'importo, spiega l'Inps, è correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e tiene conto di eventuali trattamenti assistenziali e redditi in capo al nucleo stesso. L'assegno, erogato per un massimo di 18 mesi, partirà da un minimo di 187 euro per le famiglie, composte da una persona, e arriverà fino a 485 euro per quelle con 5 componenti o più;

REI E ALTRE MISURE - Fermo restando il possesso dei requisiti economici, il Rei è compatibile con lo svolgimento di un'attività lavorativa. Non è, invece, compatibile con la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente il nucleo familiare, della Naspi o di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria.

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