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Tim, Genish da Calenda: proposta separazione societaria rete

07 febbraio 2018 | 14.10
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Tim, Genish da Calenda: proposta separazione societaria rete

Tim ha pronto un progetto per la separazione della rete, che rimane, almeno a questo stadio, interamente controllata dal gruppo: la proposta, presentata dall'ad Amos Genish al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, è "uno step gigantesco nel quadro regolatorio italiano che ne farà il miglior modello in Europa" spiega manager. Anche il ministro parla di "dato epocale" e esprime un "feedback molto positivo" sul progetto, condizione ritenuta essenziale per l'azienda per finalizzare l'operazione che sarà a questo punto portata all'attenzione del board già convocato per il 6 marzo con l'approvazione del piano industriale sul tavolo.

"A questo punto, dopo la discussione con il ministro e l'Agcom, questo piano avrà chiaramente bisogno dell'approvazione del board e aspettiamo quello per finalizzare l'operazione", spiega infatti Genish ai giornalisti dopo il faccia a faccia al Mise durato poco piu' di un'ora e dove l'ad era accompagnato dal direttore Strategy Mario Di Mauro. A chi gli chiede se il cda sarà quello in programma il 6 marzo risponde: "Si, il nostro piano è questo'".

"Abbiamo presentato al ministro Calenda - esordisce Genish - un'ipotesi di evoluzione volontaria del modello di separazione della rete: è il risultato dell'importante lavoro di collaborazione avviato con l'Agcom". La proposta è quella della creazione di una società per la rete controllata al 100% dalla stessa Tim "con un alto livello di corporate governance".

La Netco "al momento" è interamente posseduta da Tim: nel progetto la società per la rete ha "un board indipendente e un management in grado di permettere all'infrastruttura di evolversi e andare incontro alle esigenze del Paese. E' uno step gigantesco nel quadro regolatorio italiano che ne farà il miglior modello in Europa: in tema di separazione, quindi l'Italia sarà il numero uno" afferma ancora Amos Genish.

Il progetto di separazione legale della rete di Tim è "un dato epocale perché di questa ipotesi si parla da vent'anni ma per la prima volta c'è un piano" sottolinea il ministro dello Sviluppo economico."Il feedback rispetto all'operazione - sottolinea Calenda - è molto positivo, poi sia noi che l'Agcom faremo delle analisi di dettaglio tecniche del progetto". Il ministro indica poi che "a valle del board (del 6 marzo n.d.r.), se come fortemente auspico il progetto sarà approvato, si inizierà a lavorarci" perchè ovviamente si tratta di un'operazione complessa e "dai numeri importanti" che "va fatta presto ma bene".

Quanto all'eventuale quotazione della Netco "adesso siamo un passo prima" spiega Calenda per il quale l'importante "era la possibilità di discutere l'ipotesi di una società Netco che ha al suo interno al rete ed è separata dai servizi con una valenza sociale diversa". Ai giornalisti che gli chiedono di una possibile presenza nel board della Netco di un consigliere espressione del governo o del regolatore, Calenda risponde che "già il golden power prevede una persona di gradimento nel board di Tim e così sarà anche nella nascente società".

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