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Nautica, Delrio: "Nuovo Codice operativo"

13 febbraio 2018 | 12.36
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 30 gennaio, il nuovo Codice della Nautica entra in vigore oggi, 13 febbraio 2018. "Con soddisfazione vediamo oggi in vigore il nuovo codice, una delle misure più attese della riforma della portualità e logistica, e che fa bene alla risorsa Mare e alla sua economia", commenta in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

"Tra i cambiamenti importanti, condivisi con il settore, la semplificazione burocratica e amministrativa, il coordinamento con la disciplina del Registro Telematico del Diporto e dello Sportello Telematico del Diportista, l’istituzione di nuove figure professionali, il riconoscimento dell’11 aprile di ogni anno come 'Giornata del mare' nelle scuole, il rilancio della portualità per la nautica sociale e la garanzia di una maggiore tutela di interessi pubblici primari quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare", sottolinea ancora Delrio.

"La legge è finalmente in vigore e il lavoro di riforma giuridica fortemente voluto dall’Associazione di categoria insieme ad Assilea, Assomarinas, Assonat, Confarca e Federazione Vela è sostanzialmente completato - spiega la presidente di Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria - alcune norme hanno efficacia diretta e sono già applicabili, per altre sono previsti degli strumenti attuativi, ma anche in quest’ultimo caso il Codice già ne individua le linee. Il confronto con l’Amministrazione è comunque già iniziato".

Pietro Vassena, Vicepresidente con delega alla promozione della nautica sottolinea che "le novità introdotte in termini di semplificazione delle procedure d’iscrizione e riduzione delle tempistiche di rilascio dei documenti, mantenimento delle agevolazioni per le unità sotto i 10 metri, regolamentazione del noleggio e della locazione di natanti, destinazione delle aree dismesse dei porti a rimessaggio a secco per le piccole unità, renderanno certamente più semplice l’accesso al mare a migliaia di appassionati".

Oggi, rileva Maurizio Balducci, vicepresidente Ucina delegato alla riforma, "restituiamo al settore norme chiare, semplificate e competitive rispetto a quelle dei principali attori europei, che daranno un sostegno importante all’industria. In particolare va ricordato il pieno riconoscimento dato alla navigazione commerciale e alla riduzione degli adempimenti per le aziende attraverso la targa prova".

Massimo Perotti, presidente emerito Ucina e primo produttore di superyacht al mondo come singolo brand, sottolinea il valore trainante per la cantieristica - anche in relazione alla Brexit - "della semplificazione dell’iscrizione delle navi da diporto al Registro internazionale, con la rimozione del limite delle 1.000 t, l'introduzione di documenti semplificati e di un solo libro di bordo", oltre allo snellimento delle procedure di arrivo e partenza delle unità estere.

Il percorso per consentire la completa l’operatività di alcuni articoli della nuova legge è già in corso nel solco delle norme dettate dal Codice. L’ultimo aggiornamento della normativa di settore era datato al 2005 con l’emanazione del primo "Codice della nautica che aggiornava la 'legge quadro' 11 febbraio 1971 n. 50 'Norme sulla navigazione da diporto'.

Successivamente modificata con diversi interventi, la disciplina era comunque arrivata in buona parte fino ai giorni nostri, rendendo così necessario un intervento importante, portato a termine appunto con l’approvazione del Decreto Legislativo n.229 del 3 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 gennaio 2018.

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