cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 16:42
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ema, Tajani vuole vedere le carte

21 febbraio 2018 | 17.39
LETTURA: 5 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha scritto al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker per chiedergli di trasmettere all'Aula "tutti i dettagli dell'offerta olandese per ospitare l'Ema, come pure la valutazione della Commissione dell'offerta, con la dovuta celerità", trattandosi di "una questione di mutua e sincera collaborazione" tra le due istituzioni comunitarie.

La richiesta di Tajani si inquadra nel procedimento legislativo in corso, la proposta di modifica del regolamento che assegna la sede dell'Ema ad Amsterdam, per il quale "è necessaria una piena ed accurata informazione sulla selezione della località proposta, per consentire al Parlamento Europeo di deliberare su questa materia in modo puntuale e significativo. Tuttavia - sottolinea - il contenuto dell'offerta formulata dal governo olandese e la valutazione fattane dalla Commissione, sulla base delle quali è stata formulata la proposta, non è stata trasmessa al Parlamento".

LA LETTERA DELL'AGENZIA - Intanto una portavoce dell'esecutivo comunitario ha confermato che la Commissione Europea ha "ricevuto la lettera dalla European Medicines Agency" in cui l'agenzia esprimerebbe giudizi critici sulle soluzioni proposte da Amsterdam. La conferma dopo che i contenuti della missiva inviata al segretario generale uscente della Commissione Alexander Italianer sono stati anticipati dal Sole 24 Ore.

Una richiesta di chiarimenti in merito alla differenza economica fra l'offerta iniziale e quella finale di Amsterdam e su chi dovrà coprire i costi aggiuntivi. Sarebbe questo, a quanto apprende l'AdnKronos Salute, il contenuto della lettera. La missiva sarebbe firmata da Christa Wirthumer-Hoche, chair del Management Board dell'ente. La richiesta di interpretazione riguarda l'aspetto economico dell'offerta di Amsterdam, che sarebbe salito da poco più di 10 milioni di euro a oltre 13, con una differenza di circa 3 milioni, e su chi dovrà sostenere questi costi.

EURODEPUTATO LA VIA - Domani ad Amsterdam "vogliamo andare a vedere quali sono le condizioni alle quali dovrà andare a operare l'Ema, se ci sono tutte quelle premesse che erano state messe sul tavolo dal Governo olandese, oppure se c'è qualcosa di diverso e di non corrispondente. In questo caso usciremo chiaramente dicendo che non ci potrebbero essere le condizioni di operatività che il governo olandese ha promesso" ha spiegato l'eurodeputato dell'Ap (gruppo Ppe) Giovanni La Via, incontrando la stampa alla vigilia della missione ad Amsterdam della Commissione Envi, che guiderà in qualità di relatore sulla proposta di modifica del regolamento che assegna alla città dei canali la sede dell'Ema.

"L'opzione di un edificio temporaneo prima e di un edificio definitivo poi - ha continuato La Via - non è l'opzione migliore, perché prevede un trasferimento e un trasloco. Noi vorremmo che ci fosse direttamente una situazione in cui c'è una piena operatività dell'Agenzia. Oggi non è la rivincita di una partita di calcio persa nel primo tempo; si tratta di andare a vedere se ad Amsterdam ci sono le condizioni per garantire l'operatività dell'Agenzia, che è l'interesse dei cittadini europei".

MILANO VALUTA ALTRE AZIONI LEGALI - "Non si escludono altre iniziative dopo la denuncia alla Corte dei Conti nei confronti della Commissione europea e dell'Ema che non può decidere in autonomia; si prenderebbero una grande responsabilità nell'andare avanti rispetto a una sede che non è stata valutata da nessuno". E' lo studio legale Grimaldi con l'avvocato Francesco Sciaudone a occuparsi dei due ricorsi presentati al Tribunale europeo e del ricorso alla Corte dei Conti europea che il Comune ha ritenuto di presentare perché, come sottolineato dal sindaco Giuseppe Sala, "si configura un danno per i cittadini europei".

"Il presidente del Parlamento europeo ha riconosciuto la necessità di avere e valutare tutti gli atti delle offerte, anche quelli coperti da confidenzialità - spiega il legale all'Adnkronos - proprio come richiesto dal Comune con il ricorso d'urgenza e la richiesta di istanza di accesso agli atti della Commissione europea".

Oggi una delegazione del Comune ha incontrato alcuni parlamentari a Bruxelles. "Il Parlamento europeo - evidenzia Sciaudone - sta riconoscendo la correttezza dei dubbi espressi: l'offerta presentata da Amsterdam non era affidabile e proprio per quello è stata cambiata e a oggi non può essere eseguita. Non si può cambiare una sede provvisoria, così incidendo su tempi e costi, nonché sulla stessa continuità delle attività dell'Ema. Solo domani, per la prima volta, una delegazione del Parlamento verificherà l'edificio Spark Building, sede non valutata da nessuno degli Stati membri e neanche dalla Commissione europea".

Nessuna certezza sui tempi, "di sicuro c'è solo che a oggi non è possibile eseguire l'offerta olandese, per come valutata dalla Commissione e dagli Stati membri. Non c'è una sede disponibile per assicurare i tempi del trasferimento della sede Ema che erano stati negoziati da Barnier nell'ambito dell'accordo sulla cosiddetta Brexit. Solo l'offerta di Milano consentiva e consente di avere una sede già pronta, certa e disponibile", conclude l'avvocato Sciaudone.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza