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Inaf in gara telescopi globali, driver industrie

24 febbraio 2018 | 16.44
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Inaf in gara telescopi globali, driver industrie

L’Istituto Nazionale di Astrofisica conferma il suo ruolo leader nelle grandi infrastrutture astronomiche di portata globale e diventa anche un driver per le industrie italiane del settore. Il Consiglio dei ministri, segnala infatti l'Istituto guidato da Nichi D'Amico, ha approvato il decreto per la ripartizione delle risorse del Fondo investimenti, rifinanziato dalla legge di bilancio per il 2018 e, fra le risorse destinate al Miur, figura il finanziamento pluriennale per i due prestigiosi progetti internazionali del Cherenkov Telescope Array e dello Square Kilometre Array nei quali l’Inaf gioca un ruolo di primo piano.

La portata dei progetti è 'ciclopica'. Il Cherenkov Telescope Array (Cta) sarà infatti composto da diverse centinaia di telescopi per raggi gamma di altissima energia che saranno installati in Cile e alle Canarie e l'Inaf ha "una posizione leader nello sviluppo dei telescopi". Lo Square Kilometre Array (SKA), vedrà invece il dispiegamento di migliaia di antenne in Australia e in Sud Africa e comporterà "lo sviluppo di tecnologie che hanno un forte impatto nel campo delle telecomunicazioni" avverte l'Isituto.

"E’ con grande entusiasmo e senso di responsabilità che apprendiamo dell’impegno del Governo per queste infrastrutture globali con importanti ricadute per l’umanità, sia in termini di conoscenza dell’Universo, che in termini di sviluppo di tecnologie innovative" commenta il presidente dell'Inaf, Nichi D’Amico. La notizia, sottolinea, "testimonia la crescente attenzione del Paese per queste iniziative di rilevanza strategica, in cui l’Italia consolida così il suo ruolo leader".

In particolare, il CTA vede la collaborazione di migliaia di ricercatori in tutto il mondo e l'Inaf ha una posizione leader nello sviluppo di questi telescopi, guadagnata con la realizzazione del prototipo 'ASTRI', finanziato alcuni anni fa dal Miur con un 'Progetto Bandiera'. Ebbene, riferisce l'Inaf, "la collaborazione CTA ha già selezionato la proposta italiana di ospitare a Bologna , in una delle sedi Inaf, il Quartier Generale dell’organizzazione".

Il progetto SKA, invece, sarà di fatto un radiotelescopio di dimensioni planetarie, "un impianto che spingerà le nostre conoscenze fino ai confini dell’universo" e l'Inaf ha un ruolo leader nello sviluppo della scienza e delle tecnologie di SKA "ed è previsto che sia insediato in Italia, presso i radiotelescopi dell’Inaf, in provincia di Bologna, il centro test dei prototipi".

"Questo risultato è un riconoscimento della valenza della politica industriale posta in essere dal nostro Istituto" afferma Corrado Perna, Responsabile delle Politiche Istituzionali ed Industriali dell’Inaf. Ma, aggiunge, "soprattutto è una straordinaria iniezione di fiducia per l’industria italiana, che a breve chiameremo a raccolta per condividere azioni e strategie per vincere la sfida globale rappresentata da questi progetti e continuare a mantenere il primato di eccellenza italiana nella big science". La posta in gioco è alta e le trattative per la costituzione della Organizzazione da Trattato che gestirà il Progetto SKA, la cui Presidenza dei negoziati è in capo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono in dirittura d’arrivo.

Le previsioni sono che entro pochi mesi si proceda alla sigla della convenzione e all’avvio dell’iter parlamentare di ratifica. In parallelo, il Miur ha anche avviato le trattative per la costituzione dell’European Research Infrastructure Consortium (Eric) per la gestione del Progetto CTA, di cui ha assunto la Presidenza dei negoziati durante la riunione di insediamento presso la Sede Centrale dell’Inaf a Roma, a Monte Mario, poche settimane fa.

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