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Web tax, Lotito (FacilityLive): "Soluzione giusta per l'Italia"

08 marzo 2018 | 18.54
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(Foto dalla pagina Facebook di FacilityLive)
(Foto dalla pagina Facebook di FacilityLive)

"La web tax europea è un tassello di un progetto più ampio. Ci stiamo avvicinando all'Europa 2.0 capace di non farsi sorprendere dalle novità dell'industria digitale, ma in grado di reagire in anticipo e di fissare regole uguali per tutti". Gianpiero Lotito, fondatore e ceo di FacilityLive, è il solo rappresentante di un'azienda italiana che si è seduto al tavolo con il commissario europeo Pierre Moscovici e con i maggiori rappresentanti mondiali dell'Ict - una quindicina tra cui Booking, Google, Apple, Netflix, Amazon, Cisco - per affrontare il tema web tax.

Il prossimo 21 marzo la Commissione europea presenterà la sua proposta per avere norme comuni sulla tassazione dei profitti delle multinazionali derivanti da attività legate all'economia digitale. "Si è messo mano a un problema inevitabile, che non si poteva continuare a non affrontare, e le soluzioni che verranno adottate vanno nella direzione di un maggiore equilibrio sul mercato, con un occhio di riguardo alle start up e alle aziende in crescita che non possono essere equiparate alle multinazionali", spiega, interpellato dall’Adnkronos, il ceo dell’azienda con sede a Pavia.

L'incontro a Bruxelles è stato "positivo, volto a trovare una soluzione di lungo termine e a non creare disparità tra Stati membri". L'obiettivo "è avere regole analoghe in tutta Europa" e bilanciare gli effetti di quello che le aziende digitali producono sul territorio. "L'impatto in Italia potrebbe essere grande, chi ad esempio scarica sul territorio posti di lavoro avrà meno impatti, chi invece paga le tasse altrove lo farà anche in Italia e così le nostre piccole e medie imprese potranno avere maggiori chance di competitività nel crescere in Europa", evidenzia Lotito.

La vera sfida per "la Commissione e le istituzioni europee è di favorire l'alta tecnologia, perché se non creiamo questa industria non siamo più competitivi. Con il digitale non si perdono posti di lavoro ma si guadagnano, ma questo - evidenzia il ceo di FacilityLive, Lotito - pone una sfida su come devono essere ricollocati alcuni lavoratori e su quali sono le nuove figure professionali su cui puntare. Se in Europa non nasce una hi-tech industry digitale nei prossimi dieci anni, ci troveremo ad essere inseguitori".

La web tax potrebbe essere utilizzata per generare nuove risorse da destinare al prossimo bilancio pluriennale Ue per finanziare azioni che sostengano la crescita e l'occupazione. L'idea di un contratto 'ad hoc' per chi lavora nel settore digitale è uno degli obiettivi di Lotito. "E' un tema di cui stiamo parlando e di cui continueremo a discutere anche a Bruxelles, dove si stanno riscrivendo le regole di questa onda digitale che tocca tutti i settori della società e che non può che essere accompagnata", conclude.

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